Essendo più vicino al Sole e per questo uno dei pianeti più difficili da raggiungere, Mercurio è sempre stato un corpo celeste alquanto misterioso e dunque quasi completamente sconosciuto. Per poterlo studiare in modo approfondito gli scienziati hanno messo a punto una sonda spaziale europea denominata "BepiColombo" in collaborazione con l'agenzia spaziale giapponese Jaxa.

Ora, data e luogo del lancio della sonda "BepiColombo"

Il lancio della sonda di matrice europea avrà luogo da Kourou, nella Guyane francese il giorno 20 ottobre alle ore 3,45 secondo l'ora italiana.

Lo scopo di questo "viaggio" che durerà ben sette anni è quello di effettuare misurazioni complementari in 3D intorno al pianeta stesso mediante due “orbiter” (“Bepi” dell’ESA e MMO, “Mio”, della Jaxa). Il razzo che porterà "BepiColombo" alla volta di Mercurio è stato chiamato "Ariane 5" ed è costato la bellezza di 1,3 miliardi di dollari, fra strumentazione varia e organizzazione.

Lo scopo della missione odierna e i precedenti

Ma questa che si appresta a partire non è la prima missione spaziale destinata allo studio del pianeta Mercurio: già nel 1973 la navicella targata Nasa "Mariner 10" aveva tentato di avvicinarsi a Mercurio servendosi della gravità di Venere; poi è subentrata la navicella (sempre Nasa) "Messenger", che dal 2011 al 2015 aveva effettuato delle misurazioni nonostante le serie difficoltà riscontrate fin dall'inizio.

Questa nuova missione avrà molteplici scopi, fra cui comprendere come si sia formato il nostro Sistema Solare e quindi come "prendono vita" anche gli altri sistemi planetari di altri stelle.

Mercurio, un pianeta inospitale e appassionante al tempo stesso

Con la sua densità particolarmente accentuata, la sua superficie rocciosa e il suo diametro che corrisponde ad un terzo di quello della Terra (appena 4.878 chilometri) Mercurio è un pianeta che ha sempre affascinato studiosi di tutto il mondo e di tutte le epoche.

Conosciuto fin dall'antichità ma ufficializzato il 29 marzo 1974 proprio grazie a "Mariner 10", ha anche dei dettagli alquanto curiosi: impiega solamente 88 giorni per compiere un giro intorno al Sole, ma appena 59 per compiere un giro su se stesso con un rapporto di tre rotazioni ogni due rivoluzioni. Ma non è finita qui: la proverbiale inospitalità di questo pianeta è data anche dalle temperature: la superficie che viene illuminata dal Sole può arrivare anche a 430 °C, la parte in ombra invece può toccare anche i 180 °C sotto lo zero.