E' stata scoperta una stella rara da una collaborazione fra l'Università di Strasburgo e L'Istituto Leibniz per l'astrofisica di Potsdam. Un astro che ha una composizione diversa da tutte le stelle conosciute e che proviene direttamente dagli albori della storia dell'Universo: povera di metalli e quasi sprovvista di carbonio, elemento essenziale per la materia stessa dei corpi celesti.

Pristine 221, la stella rara e antica scoperta di recente

A rendere unica questa stella chiamata Pristine 221 è la sua composizione, completamente estranea ai ricercatori e agli astronomi (almeno finora): è povera di metalli e quasi sprovvista di carbonio, un elemento da sempre considerato necessario per la composizione della materia.

Un modello riconosciuto da punto di vista internazionale e dalla astrofisica stessa, ma ora sembra che alcuni standard sulle componenti di una stella vadano rivisti dal principio, così come dovrà essere rivoluzionato il concetto dell'inizio del nostro Universo.

La scoperta della stella è stata effettuata con tre telescopi

Lo studio è stato effettuato dall’Istituto Leibniz per l’astrofisica di Potsdam e dall’Università di Strasburgo, entrambe da tempo impegnate nella ricerca delle stelle più antiche della nostra Galassia (la Via Lattea): un progetto che è stato chiamato appunto Pristine che si può facilmente reperire sulla rivista Monthly Notices della Royal Astronomical Society. La postazione dei ricercatori in questione, guidati da Else Starkenburgh, è l'osservatorio di Mauna Kea alle Hawaii.

Hanno utilizzato dapprima il telescopio Canada-Francia-Hawaii, poi i telescopi del Gruppo Isaac Newton, alle Canarie, ed infine quello dell'European Southern Observatory in Cile. Un lavoro dettagliato e minuzioso, che ha coinvolto tutti questi osservatori per comprendere meglio l'inusuale corpo celeste. La scoperta è stata una delle più straordinarie: la stella rompeva tutta la teoria secondo cui è necessario un certo insieme di componenti per far sì che un astro prenda forma e consistenza.

Infatti questa presenta una quasi totale assenza di carbonio (la seconda mai scoperta con tale caratteristica) e percentuali molto basse di altri metalli (è fra le dieci più povere di metalli). A spiegarlo è uno dei conduttori della ricerca Pascale Jablonka, del Politecnico di Losanna, che aggiunge che il carbonio è un elemento necessario al raffreddamento dell'astro stesso e alla frammentazione delle nubi di gas.