I primi test riguardanti la pubblicità su Whatsapp sono ufficialmente partiti: a confermare la notizia è il noto sito WABetaInfo che su Twitter ha postato una news in riferimento al fatto che negli Stati Uniti è stata implementata una versione beta di Android 2.18.305. Sempre nel tweet viene specificato come gli advertising verranno invece attivati soltanto in futuro. Tale notizia ci conferma come gli Stati Uniti saranno la prima nazione a testare e, quindi, a promuovere la pubblicità, già nei primi tre mesi del 2019. Come già ufficializzato dal Country Director di Facebook Italia, Luca Colombo, inizialmente le pubblicità saranno visualizzate solamente negli stati di WhatsApp, e quindi nelle stories.

Nel 2019 il lancio anche in Italia della pubblicità su WhatsApp

Zuckerberg ha deciso di lanciare la pubblicità anche sul noto sistema di messaggistica istantanea, ritenendolo uno strumento potenzialmente utile per le aziende: sono 300 milioni le stories pubblicità su WhatsApp, 400 milioni invece su Instagram, mentre sono 450 milioni gli utenti WhatsApp che utilizzano questo interessante servizio. Ecco perché gli sviluppatori dell'applicazione hanno deciso di dare la possibilità alle aziende di utilizzare le storie per farsi pubblicità: significa tanta visibilità e quindi potenzialmente maggiori guadagni grazie a WhatsApp.

Certo, gran parte degli utenti non ha apprezzato la decisione di Zuckerberg, ma bisogna riconoscere l'utilità che può avere questo servizio. Inoltre, almeno inizialmente, non dovremmo vedere eventuali banner pubblicitari o promozioni nelle chat.

Problemi di privacy con l'arrivo della pubblicità

Sappiamo che il lavoro principale degli sviluppatori di WhatsApp è quello riguardante la salvaguardia dei dati personali e della privacy degli utenti.

Il sistema di crittografia end-to-end garantisce sicurezza da questo punto di vista, restano però i dubbi sull'affidabilità di tale servizio, soprattutto nel caso che, come ha già sottolineato Forbes in una sua indiscrezione, Facebook possa utilizzare le conversazioni chat di WhatsApp per 'studiare' gli utenti e quindi sapere quali sono i loro interessi, così da lanciare pubblicità specifiche, sia su Facebook che su WhatsApp.

Si tratta di un'indiscrezione, e quindi niente conferme al riguardo; inoltre, bisogna specificare che Zuckerberg, quando acquistò WhatsApp, dichiarò all'Autorità Garante della Privacy di alcuni Stati europei come Italia, Francia e Gran Bretagna che non ci sarebbero mai stati scambi di informazioni fra Facebook e WhatsApp.