Il 26 Gennaio a Palermo si è celebrato il Premio Francese, in occasione del quarantennale dall'uccisione dei giornalisti del Giornale di Sicilia, Mario e Giuseppe Francese. La manifestazione organizzata dall’Ordine in collaborazione con Libera e con l’associazione Uomini del Colorado – è andata in scena al teatro Santa Cecilia. Sono stati premiati tre giornalisti che si erano occupati del tema "L'informazione che vorrei".In questo contesto Demopolis ha presentato un'indagine che rileva alcuni dati inerenti ai giovani e al loro rapporto coi mezzi di informazione, del loro rapporto con i media tradizionali, con la carta stampata e soprattutto con l'informazione a cui accedono in rete.

L'indagine di Demopolis

Il direttore di Demopolis, Pietro Vento segnala una forte presenza di giovani che accede all'informazione attraverso la rete. L'indagine sui giovani e l'informazione, presentata a Palermo dall'istituto Demopolis per l'ordine dei giornalisti, rileva che il 95% dei giovani sotto gli under 30 accede quotidianamente al web e il 60% è perennemente connessa. Il 75% delle nuove generazioni (italiani tra i 18 e i 29 anni) fruisce del web per rapportarsi con l'attualità, per entrare in contatto inizialmente con l'informazione pubblica. L'indagine rileva, inoltre, che i 2/3 dei giovani sotto gli under 30 intervistati, non ama troppo "La faziosità dell'informazione politica". E Il 56%, sottolinea "La superficialità di molte notizie".

Le nuove generazioni utilizzano pochissimo la carta stampata, come strumento di informazione prediligono Facebook, Youtube e i vari social network. Del resto, i quotidiani on-line continuano a essere letti.

Situazione dell'informazione odierna

Secondo Maria Sabrina Titone, ricercatrice di Demopolis, i media tradizionali sono comunque percepiti dagli under 30 come più affidabili rispetto ai Social Network.

A riguardo bisogna considerare che, secondo l'indagine, i media tradizionali sono seguiti dal 66%. Un dato di non poco conto, considerato il contesto storico culturale, ovvero l'era dei nativi digitali, l'era in cui la centralità della rete incide in modo significativo sulla modo con il quale informarsi. Negli anni che vanno dal 2009 al 2019, la fruizione di telegiornali e programmi di informazione è passata dal 76% al 66%. Quella dei siti di informazione on line è salita dal 31 al 75%. Ancora più in crescita l'utilizzo dei social come canali d'informazione, che è salita dal 15% al 63%.