OpenAI ha lanciato GPT-5, la nuova versione della sua intelligenza artificiale, progettata per migliorare la scrittura, la programmazione, il ragionamento e la sicurezza. Questo modello multimodale si presenta come un alleato versatile e più affidabile. Tuttavia, nonostante le innovazioni introdotte, l’uscita di GPT-5 è stata accolta con sentimenti contrastanti: entusiasmo per le nuove funzionalità, ma anche critiche da parte di chi si aspettava un vero salto generazionale.

Cosa cambia con GPT-5

GPT-5 è un modello multimodale: riesce a gestire testi, immagini e strumenti digitali con fluidità.

La novità più rilevante è l’integrazione di un selettore intelligente, capace di decidere quale modalità di risposta adottare — rapida o ragionata — in base alla complessità della richiesta.

L’architettura di GPT-5 è stata resa più flessibile attraverso tre varianti principali:

  • Standard, per gli utenti che cercano equilibrio tra potenza e costi.

  • Mini, più leggero e veloce, utile per compiti immediati.

  • Nano, ideale per scenari con risorse limitate.

Tra le funzioni più discusse vi sono i parametri verbosity e reasoning_effort, che consentono agli utenti di personalizzare la lunghezza e la profondità delle risposte. Inoltre, il nuovo sistema di tool calling avanzato permette a GPT-5 di gestire chiamate multiple in parallelo, rendendolo più efficace nei compiti complessi di tipo agentico.

Performance reali: potenza concreta ma con riserve

GPT-5 ha mostrato prestazioni superiori soprattutto nella codifica software e nello sviluppo frontend. È in grado di creare siti web, applicazioni, mini-giochi e simulazioni visive con una precisione sorprendente. Anche nella scrittura creativa, il modello produce testi più chiari e ritmati rispetto ai predecessori.

Nonostante i progressi, però, una parte degli utenti ha percepito GPT-5 come un sistema più tecnico e meno empatico. Se GPT-4o era apprezzato per il tono caldo e coinvolgente, GPT-5 viene spesso giudicato freddo e impersonale. Questo contrasto ha alimentato il dibattito sulla direzione che l’intelligenza artificiale dovrebbe intraprendere: privilegiare la precisione o mantenere una dimensione più umana.

Reazioni contrastanti del pubblico

Il lancio di GPT-5 ha suscitato reazioni diverse. Una parte degli utenti si è detta entusiasta, sottolineando l’affidabilità e la capacità del modello di ridurre gli errori. Altri, invece, hanno espresso nostalgia per GPT-4o, ritenuto più “umano” e familiare.

La pressione è stata tale che OpenAI ha reintegrato GPT-4o nel giro di 24 ore dalla sua rimozione. Questo episodio dimostra come le aspettative verso i modelli linguistici non riguardino solo la potenza tecnica, ma anche la percezione della loro personalità.

Sicurezza e controlli parentali in GPT-5

Uno degli aspetti più delicati legati all’intelligenza artificiale riguarda la sicurezza. Dopo episodi tragici collegati all’uso di chatbot, OpenAI ha scelto di introdurre nuove misure protettive in GPT-5.

  • Controlli parentali: i genitori potranno collegare l’account dei figli al proprio, impostando regole d’uso personalizzate. Sarà possibile disattivare funzioni come la memoria delle conversazioni e ricevere notifiche in caso di segnali di disagio emotivo.

  • Routing sensibile: le conversazioni delicate verranno automaticamente indirizzate a una versione di GPT-5 più riflessiva, in grado di gestire con maggiore attenzione temi complessi e potenzialmente rischiosi.

Questi strumenti mirano a trasformare GPT-5 non solo in un assistente più potente, ma anche più responsabile.

GPT-5 nel mondo corporate

Le grandi aziende hanno accolto GPT-5 come uno strumento prezioso per l’automazione dei processi. Microsoft, ad esempio, lo ha già integrato nei propri sistemi Copilot, rendendolo disponibile a milioni di utenti aziendali.

Grazie alle API, GPT-5 si propone come un compagno di lavoro digitale capace di aumentare la produttività, ridurre i tempi di sviluppo e supportare team eterogenei. In questo senso, la nuova versione diventa non solo un modello per privati e creativi, ma un asset strategico nel panorama corporate.

GPT-5: evoluzione o rivoluzione?

Molti si chiedono se GPT-5 rappresenti una vera rivoluzione o soltanto un’evoluzione del modello precedente. Da un lato, offre miglioramenti concreti nella codifica, nella scrittura e nella sicurezza. Dall’altro, non ha introdotto quella “scintilla” che molti si aspettavano.

GPT-5 segna un passaggio importante nella storia dell’IA. OpenAI ha dimostrato di puntare su affidabilità e sicurezza, senza rinunciare alla potenza tecnica. Tuttavia, la sfida più grande sarà riuscire a coniugare queste caratteristiche con una personalità più "empatica" e vicina agli utenti.