Secondo quanto riportato dal Financial Times, Yann LeCun, storico capo-scienziato dell'intelligenza artificiale di Meta e figura di riferimento del deep learning, avrebbe intenzione di lasciare l'azienda nei prossimi mesi per fondare una propria startup dedicata allo sviluppo di world models — modelli capaci di comprendere e simulare il mondo fisico in modo più profondo rispetto ai tradizionali modelli linguistici basati su testo.

La (possibile) decisione di LeCun emerge nel contesto di una profonda ristrutturazione interna delle attività IA di Meta, con una virata verso modelli linguistici su larga scala e applicazioni commerciali rapide.

Il fondatore Mark Zuckerberg ha istituito la divisione “Meta Superintelligence Labs”, affidandone la leadership ad Alexandr Wang, ex CEO di Scale AI, sotto la cui supervisione ora ricade LeCun — un cambiamento che diffonde segnali di tensione rispetto al suo approccio orientato alla ricerca a lungo termine.

Le ragioni dietro l’addio e la visione dei world models

LeCun è uno dei pionieri dei modelli convoluzionali (CNN) e co‑vincitore del premio Turing 2018. È noto per aver espresso scetticismo verso l’idea che i modelli linguistici possano da soli condurre all’intelligenza artificiale generale. Al contrario, il suo nuovo progetto dovrebbe vertere sui “world models”, sistemi in grado di apprendere strutture causali e ambientali per prevedere dinamiche e decisioni in contesti fisici reali.

Questa scelta riflette una visione radicalmente differente rispetto all'approccio di Meta, basato sulla rapida scalabilità e sulla competizione nei modelli linguistici, in rapida risposta alle mosse di OpenAI, Google e Anthropic.

Reazioni del mercato e quadro strategico di Meta

La notizia ha avuto un impatto immediato sul mercato borsistico: le azioni di Meta hanno registrato un calo tra l’1,5 % e il 1,2 %, a testimonianza delle preoccupazioni degli investitori rispetto a un potenziale vuoto nella guida della ricerca a lungo termine.

Nel frattempo, Meta continua nel suo percorso di forte investitura nell’IA: ha già previsto investimenti per oltre 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi tre anni, e ha acquisito una partecipazione del 49 % in Scale AI per 14,3 miliardi di dollari circa, supportando il consolidamento del nuovo corso tecnologico. 

Implicazioni e scenari futuri

La possibile partenza di LeCun segna un momento di svolta nel panorama IA: da un lato, rappresenta una frattura tra la ricerca accademica di lunga visione e l’orientamento industriale verso risultati rapidi.

Dall’altro, l’avvio di una startup su world models potrebbe riaccendere l’interesse per strategie IA più ecologiche, autonome e contestualmente consapevoli, in sincronia con le proposte di laboratori come DeepMind o iniziative accademiche​.

Resta da vedere se LeCun emergerà in veste di leader nella ricerca indipendente o se questa scelta simboleggerà un allontanamento definitivo dall'influenza sulle grandi piattaforme tecnologiche.