Torna la penale per chi decide il cambio di operatore telefonico. Una norma in tal senso è spuntata del disegno di legge sulla Concorrenza approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 febbraio scorso.

La penale era stata abolita nel decreto Bersani sulle liberalizzazioni del 2006 e sulla sua probabile reintroduzione si preparano a dare battaglia le associazioni dei consumatori.

Cambio operatore: in arrivo la stangata.

La norma che reintroduce di fatto la penale per chi decide di cambiare operatore telefonico, sia fisso che mobile, è quella che al comma 3-ter dell'articolo 16 del disegno di legge sulla Concorrenza prevede che "L'eventuale penale per la disdetta deve essere equa e proporzionata al valore del contratto e alla durata residua della promozione offerta".

Traducendo la norma, l'utente che decide di cambiare operatore, dovrà pagare una penale che sarà stabilita in proporzione alla durata restante del contratto che è stato disdetto, inducendo le compagnie telefoniche a proporre solo contratti con la durata massima possibile di 24 mesi.

Si tratta di una norma che, stando alle stime di Altroconsumo, potrebbe costare ai consumatori una stangata fino a 100 euro.

Secondo la vigente legge Bersani, l'utente che decide di cambiare operatore per passare ad un'offerta più conveniente, dovrà pagare solo gli eventuali costi tecnici dovuti alla disattivazione.

Cambio operatore: Altroconsumo contro la penale.

Contro la norma che reintroduce la penale per chi decide di cambiare operatore telefonico annuncia battaglia Altroconsumo.

"Si tratta di un doppio passo indietro", ha fatto sapere Marco Pierani responsabile dell'associazione per i rapporti istituzionali, ricordando che nella sua prima stesura, il disegno di legge sulla Concorrenza intendeva agevolare il passaggio da un operatore ad un altro. Evidentemente, il lavoro delle lobby telefoniche è stato premiato, non solo il blocco delle semplificazioni, ma addirittura reintroducendo la penale abolita dalla legge Bersani.

La portata della reintroduzione della penale per chi decide il cambio di operatore telefonico, è evidenziata dai dati, forniti da Agcom, secondo i quali, nell'ultimo anno, il 20 per cento delle sim è stato oggetto di un cambio di operatore.

Il disegno di legge sulla Concorrenza dovrà ora passare al vaglio delle Camere dove i consumatori si augurano che la norma possa essere modificata.