Ieri si è conclusa la prima puntata di Carosello Reloaded: in 5 minuti si sono susseguiti 4 sketch pubblicitari moderni di poco più di trenta secondi. Magro, decisamente, il bottino, ripensando al grandissimo Carosello che tra il 3 febbraio 1957 e 1 gennaio 1977 ha scandito la fine delle programmazioni dell'Italia post-bellica. Carosello nasce, come detto, in una Italia appena ricostruita e ancora fin troppo fragile che con la creatività degli sketch ha saputo far rinascere un'economia pubblicizzando prodotti con fantasia pura e genuina. Il Carosello ha accumulato un totale di 7.261 episodi.

Carosello consisteva in una serie di filmati organizzati spesso in sketch comici con uno stile teatrale leggero, intervallato da esecuzioni musicali seguiti da messaggi pubblicitari. Il format di Carosello aveva uno schema prefissato in modo da essere un'impalcatura rigida. In vent'anni fu sospeso poche volte e solo per eventi eccezionali come la settimana dell'agonia e morte di Giovanni XXIII o per la morte di John Kennedy, per il resto non subì interruzioni né errori per circa vent'anni.

Carosello non era solo un contenitore di messaggi pubblicitari: erano strutturati rigidamente anche nel tempo con predeterminati secondi dedicati alla pubblicità, con un numero di citazioni del nome del prodotto e determinati secondi da dedicare allo spettacolo, il cui leitmotiv doveva essere di per sé estraneo al prodotto.

Carosello rappresentava l'unico vettore pubblicitario concesso poiché una legge allora vigente impediva di fare della pubblicità all'interno di ogni spettacolo televisivo serale, ma anche prima di un intervallo di novanta secondi dall'inizio del medesimo.

Alla realizzazione di Carosello parteciparono in veste di registi nomi illustri dello spettacolo, del teatro, della cinematografia nazionale e internazionale e cantanti di spicco italiani e stranieri.

Carosello Reloaded, non vuole riprendere quella scia, troppo anacronistico per un momento come oggi in cui la pubblicità rappresenta il 60% delle programmazioni, vuole in realtà celebrare un pezzo della nostra storia, fatta di creatività e di orgoglio per un Paese ricco di storia e di tradizione.