Il gioco della successione dei giorni del calendario ha posto il 2 giugno di giovedì, quest’anno, con la naturale e ovvia conseguenza che, con un solo giorno di ferie, sia possibile fare un ponte lungo quattro giorni. Se poi si considera che lunedì 5 giugno, in molte città italiane, ci sarà l’appuntamento con le elezioni amministrative, con tanto di scuole chiuse, se adibite a seggio, la tirata può diventare di cinque giorni con due di ferie. Chi vuole strafare, potrebbe addirittura avere impostato una vera e propria vacanza a partire da sabato 27 maggio, per un totale di dieci giorni di svago con soli quattro di ferie.

Occasioni da non perdere e che, infatti, in molti hanno deciso di cogliere.

Un ponte fra città d’arte, isole e crociere

Fra le mete più gettonate ci sono le città d’arte italiane (Roma, Firenze e Venezia) e le grandi città europee (Londra, Amsterdam, Parigi e Barcellona). A quanto pare, poi, sono andate alla grande le prenotazioni per Bucarest, in aumento del 40%, e quelle per New York. Qualcuno ha preferito il mare, soprattutto se si tratta di isole (Tenerife, Majorca e Ibiza, all’estero, Sardegna e Sicilia in Italia), senza disdegnare una crociera più o meno breve, nel Mediterraneo oppure nei mari del Nord Europa.

Saranno senza dubbio moltissimigli italiani in viaggio durante il ponte del 2 giugno, fra week end toccata e fuga e vere e proprie vacanze di almeno una settimana.

Un popolo di turisti che, al ritorno, non mancherà di raccontare e condividere (secondo il gergo social) ogni attimo della propria esperienza. E chi rimane a casa?

Per chi rimane a casa c’è poco da fare. Ma piuttosto che appassire nell’invidia, ci si può affidare alla fantasia. Niente rimpianti, insomma, ma neanche Google Earth e tour virtuali.

Quello che si può provare a fare è scatenare la propria immaginazione e visitare i luoghi che i mezzi non raggiungono, quelli dove non si può prenotare per il semplice fatto che la loro caratteristica vera e unica è che nessuno sa di preciso dove siano.

Per chiresta a casa, la vendetta dell'immaginazione

Atlantide, prima di tutto, il mitico continente scomparso, terra di una civiltà avanzatissima, le cui rovine giacciono ancora da qualche parte sul fondo dell’oceano.

Oppure El Dorado, la leggendaria città dell’oro e della conoscenza, o lo stesso Giardino dell’Eden, prima dimora dell’umanità. Se però si preferisce mettere assieme qualche giornata di vera e totale tranquillità e distacco dal mondo, allora il posto giusto è Shangri La, la leggendaria città tibetana da cui si ammirano panorami irripetibili e dove gli affanni della vita terrena non esistono. In alternativa, per chi cerca la vita eterna, non resta che recarsi a Xanadu, la città cantata anche da Coleridge in “Kubla Khan”. In molti vanno sulle isole? Bene. Con la fantasia e solo con quella si può andare ad Avalon, l’isola leggendaria dove sarebbe sepolto re Artù, in attesa di tornare in vita non appena il mondo avrà ancora bisogno di lui (per inciso, visto che ci siamo: se andate lì, fatelo presente, ad Artù, che forse il momento è arrivato).

Per chi infine ama lo svago più di ogni altra cosa, non restano che due suggerimenti: il primo è il Paese di Bengodi, dove il buon umore abbonda fra salsicce, vigne e montagne di parmigiano, almeno stando a ciò che scriveva Boccaccio. Il secondo è invece il Paese dei Balocchi, la meta perfetta per chi detesta i musei, le città d’arte e la cultura in genere. Perfetta – è chiaro – se non vi interessa trasformarvi in somari dopo le baldorie.

Al vostro ritorno dalla visita a questi luoghi immaginari, potrete sempre intasare i social con il racconto della vostra esperienza. Così, tanto per non fare scena muta di fronte a quelli che nel frattempo avranno fatto dieci giorni a Majorca.