Sono passati già 25 anni da quel lontano 22 settembre del 1994 e la serie cult degli anni '90 “Friends” fa ancora parlare di sé, essendo stata fonte di ispirazione per diverse serie seguenti, per esempio “How I met your mother”. Nonostante i suoi personaggi un po’ “datati”, i temi affrontati e le situazioni rimangono le stesse dei primi anni e il riconoscersi in uno dei sei protagonisti e il farsi una sana risata sono ancora assicurati.

“Friends” è senza età, il pubblico continua ad amarlo ed è pronto a spegnere le candeline di questo suo primo quarto di secolo.

Di cosa parla?

“Friends” è andata in onda per 236 episodi, 10 stagioni, ben 88 ore complessive: l’ultima puntata negli Stati Uniti venne trasmessa nel maggio 2004, ma bastò una stagione per far appassionare gli spettatori.

In Italia arrivò con 3 anni di ritardo, trasmesso prima su Rai Tre, poi Rai Due, ci mise qualche anno a carburare ma poi anche qui arrivò il successo.

I protagonisti sono sei giovani single nella New York degli anni '90, ciascuno alle prese con i propri problemi, amorosi e non, ma sempre pronto a condividerli e ad essere presente per gli altri amici del gruppo. C’è Monica, la maniaca del controllo, ex obesa e ora chef, alla costante ricerca dell’amore della sua vita; Rachel, la ragazza di buona famiglia, viziata e con la passione per la moda, che, dopo aver abbandonato sull’altare il suo fidanzato, si rifugia dall’amica del liceo, Monica.

Poi c'è Ross, il fratello di Monica, paleontologo, sfortunatissimo in amore e innamorato da sempre di Rachel; Phoebe, la “stramba” del gruppo, hippy, massaggiatrice e cantautrice, sempre con la testa tra le nuvole. Ma c'è anche Chandler, sarcastico e timidissimo, incapace di trovarsi una donna, con un lavoro completamente sconosciuto e pronto a prendere in giro i suoi amici come forma di difesa; infine Joey, il 'dongiovanni' attore, italomericano, sempre alla ricerca di donne e panini.

Sono questi i sei personaggi in cui ciascun spettatore, bene o male, riesce a riconoscersi: i sei amici che si incontrano sempre o a casa di Monica e Rachel o nell’accoglientissimo Central Perk, la caffetteria sotto casa, con una tazza di caffè in mano e tante cose da raccontare.

Semplicità e tanta ironia fanno di “Friends” una serie unica, ma perché tutto questo successo?

Gli ingredienti del successo di ‘Friends’

“Friends” è l’archetipo della sit-com ottimista anni Novanta, è accessibile a tutti e non contiene nulla di rivoluzionario: i personaggi sono un misto di tenerezza e ridicolo, la serie è ottima per rilassarsi e “pensare positivo”, gli attori sono credibili e funzionano, le storie ben scritte e coinvolgenti.

“Friends” ha saputo condensare nelle sue 10 stagioni la “demenzialità” tipica della situation comedy, con risatine in sottofondo comprese, alla capacità di affrontare temi seri e attuali ancora adesso, come l’obesità, l’omogenitorialità, l’accettazione sociale, la maternità surrogata. Insomma, una che serie fa pensare e riflettere, ma sempre con il sorriso e l’umorismo.