Sarà un tour de force quello che vedrà impegnati i simpatizzanti, dirigenti ed esponenti politici di Forza Italia in queste ultime settimane di propaganda elettorale in vista del Referendum del 4 dicembre 2016. In attesa che il presidente Silvio Berlusconi si impegni in prima persona con presenze sui palcoscenici e in televisione, Forza Italia torino sembra aver declinato un programma che vedrà gli azzurri impegnati su tutti i quartieri in queste tre ultime settimane che anticipano il cruciale voto.

Il banchetto realizzato sabato mattina in via Gian Domenico Cassini dalle ore 9:00 alle 12:30 sembra aver avuto un discreto successo.

Hanno partecipato all'evento molti giovani militanti ed alcuni esponenti politici del movimento politico creato da Silvio Berlusconi tra cui Davide Balena e Alessandro Speranza, rispettivamente coordinatore e vice-coordinatore di Forza Italia Torino. Proprio dal giovane vice-coordinatore azzurro arrivano messaggi di ottimismo in vista dell'elezione referendaria che sostiene che "la gente non apprezza le modifiche costituzionali realizzate dal Governo Renzi e il Presidente del Consiglio lo comprenderebbe se vivesse di più in mezzo alla gente. Siamo fiduciosi e pensiamo di poter ottenere un ottimo risultato al fine di fermare una riforma che non ci piace a causa dell'aumento della burocrazia nell'iter parlamentare".

Il coordinamento cittadino di Forza Italia del capoluogo sabaudo sembra aver già programmato banchetti per le prossime settimane. Il 19 novembre il banchetto potrebbe essere realizzato nel mercato di Corso Cincinnato anche se ancora non trapelano notizie ufficiali dagli organi di stampa del movimento azzurro. Intanto il 19 novembre Stefano Parisi sarà a Torino alla GAM alle ore 10:00 per intervenire nel tour che lo vede protagonista in queste settimane in Italia.

Sarà interessante da capire nei prossimi mesi come si svilupperà la disputa fra l'ex candidato sindaco di Milano e Matteo Salvini con entrambi i personaggi che hanno l'ambizione di guidare il centro-destra e correre come candidati presidenti del Consiglio.