E' stata una settimana difficile per gli automobilisti di torino, viste le limitazioni al traffico dei veicoli diesel imposto dal Comune per cercare di far rientrare i livelli di inquinamento sotto la soglia di legge. Ma a partire da domani, per gli abitanti del quartiere di Santa Rita, e fino al 1° marzo, l'agonia continuerà in quanto è prevista la chiusura di uno snodo cruciale per il quartiere ma non solo. Sarà infatti chiuso Corso Orbassano nel tratto che va da via Monfalcone a Piazza Santa Rita da Cascia per consentire i lavori di demolizione della ciminiera presente nell'adiacente caserma Riberi e che gli abitanti del quartiere conoscono molto bene.

Del resto, chi si trova a voler ammirare la meravigliosa chiesa di Santa Rita, simbolo del quartiere, fino ad oggi ha sempre avuto lo sguardo distratto dalla presenza di un'altra "guglia", proprio la ciminiera, distante 50 metri e che da sempre è stata parte integrante dello skyline del quartiere. Dal 1° marzo, come detto, la ciminiera verrà demolita e dunque tutta il tratto interessato di corso Orbassano sarà chiuso sia alle auto che, in parte, ai pedoni.

Blocco traffico

Il Comune ha scelto un periodo tutto sommato positivo per la chiusura, considerando la concomitante chiusura degli edifici scolastici per le festività legate al Carnevale (sul marciapiede opposto rispetto alla caserma Riberi sorge la scuola materna Collodi, ndr), ma sicuramente farà storcere il naso a qualche residente del quartiere, soprattutto in considerazione della settimana appena trascorsa, con tutti i veicoli Euro 4 diesel fermi, a seguito della normativa introdotta dal 20 febbraio.

I percorsi alternativi per bypassare il tratto interessato sono corso IV Novembre (da prendere in via Caprera) o via Tripoli (da prendere in via Monfalcone che per l'occasione sarà a doppio senso nel tratto interessato, com'era fino ad un paio di anni fa, ndr). Dunque si prevede una settimana "congestionata" per il quartiere di Santa Rita che da sempre, specie all'ora di punta, in quel tratto vede fila e fila di auto imbottigliate e che nei prossimi giorni lo sarà ancora di più, nella speranza che poi dal 1° marzo tutto torni finalmente alla normalità.