Su tutto il territorio comunale di Torino stop alle auto domenica 5 marzo. È stata indetta infatti la domenica ecologica, per sensibilizzare su nuovi stili di vita che privilegino lo spostamento in città a piedi, in bici o con i mezzi pubblici, anziché con l'automobile. Scommessa non da poco per una città appena sotto il milione di abitanti, ma con una sola linea metro, che (a dirla tutta) non si coordina agevolmente con i passaggi in superficie dei bus e dei tram.

Polveri sottili, un pericolo per la salute

Quest'inverno Torino ha sforato nell'aria cittadina più volte la concentrazioni di PM10 al di sopra del valore limite giornaliero (ovvero 50 mcg/m³).

Contro questo sforamento e contro le polveri sottili dannose alla salute sono state necessarie misure di limitazioni permanenti per i veicoli privati diesel e benzina. L'allarme smog non è un pericolo da sottovalutare, lo affermano anche studi a livello europeo. Per la giornata del 5 marzo il blocco della circolazione sarà dalle ore 10 alle ore 18. E a questa data ne seguirà un’altra, quella del 2 aprile.

L’assessora Stefania Giannuzzi ha sottolineato che: “Tra gli obiettivi prioritari dell'Assessorato alle Politiche per l'Ambiente rientrano la tutela della salute e dell'ambiente finalizzati al miglioramento della qualità della vita dei torinesi, attraverso attività che promuovono stili di vita sani.

La domenica ecologica consentirà ai cittadini di riappropriarsi per un giorno delle vie della Città”.

Domeniche ecologiche all'insegna dello sport

Le domeniche a piedi prevedono da parte di GTT (Gruppo Trasporti Torinesi) un potenziamento dei mezzi pubblici, di bus e tram. Anche la metropolitana assicurerà passaggi più frequenti tra le 10 e le 19 e sarà in servizio dalle 5.30 all’1 di notte.

Si precisa inoltre che in entrambe le domeniche ecologiche restano valide le stesse deroghe definite quest’inverno per i blocchi dei veicoli diesel.

Le domeniche ecologiche saranno caratterizzate da manifestazioni sportive e attività di partecipazione all'aperto, nelle piazze, con lo scopo di far riappropriare della loro città i cittadini.