In una scuola materna di Ivrea, nella città metropolitana di Torino, è intervenuta la Polizia in borghese per impedire l'accesso in classe ad alcuni bambini che risultavano non vaccinati. Una delle mamme ha deciso di protestare contro questa decisione, avviando uno sciopero della fame.

Bambini non vaccinati esclusi dalla scuola a Ivrea

L'inizio dell'anno scolastico per la Scuola materna ed elementare Villa Girelli di Ivrea si è rivelato piuttosto turbolento. All'apertura dei cancelli ad alunni e genitori, infatti, si sono susseguiti momenti di tensione da parte di alcune mamme.

Le donne hanno scoperto che i propri figli non avrebbero potuto entrare nella struttura scolastica a causa della mancata regolarizzazione della situazione con i vaccini. Alcuni poliziotti in borghese e agenti della polizia municipale sono intervenuti per impedire l'entrata. Le forze dell'ordine sono state allertate dalla scuola, dopo aver capito che le mamme erano intenzionate ad accompagnare i bambini all'interno dell'istituto. Si tratta di due gemelle di 3 anni, di una bambina di 4 anni e di un bambino di 5 anni e mezzo.

Una delle mamme, Chiara Tinuzzo, ha deciso di avviare uno sciopero della fame per protestare contro l'istituto scolastico. La donna, dall'interno dei cancelli, ha dichiarato che la sua lotta si protrarrà fino a quando non si troverà una soluzione affinché le sue gemelle e gli altri bambini possano frequentare la scuola come tutti.

Nel video che la mamma delle gemelle ha girato nel corso della protesta, la donna afferma di non essere contraria alla vaccinazione. Le sue figlie sono vaccinate quasi per tutto, ma all'appello mancano alcuni vaccini che secondo lei sono facoltativi, come il morbillo (che è obbligatorio per legge).

La mamma è stata appoggiata da Francesca Frediani del Movimento Cinque Stelle che ha definito l'accaduto come un fallimento della Politica.

Secondo la consigliera regionale, si sarebbe dovuto avviare un dialogo tra scuola e famiglie anziché arrivare a queste tensioni.

La mamma ha avviato uno sciopero a oltranza, la scuola si difende 'E' la legge Lorenzin'

La donna ha trascorso tutta la notte davanti alla scuola materna e ha dichiarato che proseguirà la protesta a oltranza.

L'istituto scolastico ha difeso la propria posizione, sostenendo che quello che è successo è stato solo la conseguenza dell'applicazione della legge: precisamente la n.119 del 2017, vale a dire la cosiddetta Legge Lorenzin.

I bambini, come precisato dai dirigenti dell'istituto, non potranno entrare a scuola fino a quando dalla Asl To 4 non arriverà la comunicazione in grado di attestare che gli alunni sono in regola con tutti i vaccini.