Scontro verbale piuttosto animato quello che ha visto protagonista il noto rapper e idolo delle teenager Fedez e il senatore Carlo Giovanardi, ex ministro dei Rapporti con il Parlamento all'epoca del governo presieduto da Silvio Berlusconi. Intervenuti come ospiti alla trasmissione 'Announo', i due hanno dato vita ad un vivace battibecco in merito allo scottante tema della liberalizzazione della droga e dei danni che provocherebbe alla salute di chi ne fa uso. Vediamo.



Fedez contro Giovanardi e la legge del 2006 sulle droghe

Fedez ha fortemente criticato la legge Fini-Giovanardi che, nel 2006, stabilì che le droghe leggere come la cannabis debbano essere equiparate alla stessa maniera delle droghe pesanti come eroina e hashish, introducendo, tra l'altro, delle sanzioni penali per i consumatori.
“Grazie alla sua legge le persone hanno ricevuto il triplo della pena che avrebbero meritato. Sottraiamo liquidi alla criminalità organizzata per finanziare le casse dello Stato”. così il celebre rapper si è scagliato contro l'ex ministro Giovanardi. Il senatore, tra l'altro, non ci pensa nemmeno un secondo replicando con durezza a Fedez, prendendo come spunto il giudice Paolo Borsellino: 'Borsellino sosteneva che la legalizzazione delle droghe favoriva la mafia'. In realtà, la dichiarazione di Borsellino contiene un lapsus evidente che Giulia Innocenzi, giornalista e conduttrice di 'Annozero', si affretta a spiegare precisando che in realtà Borsellino affermò che legalizzando le droghe i crimini non finirebbero.


Fedez poi parla chiaramente di 'false verità' ed accusa i giovani presenti in studio di essere dei bigotti. Il rapper ha rincarato la dose di accuse nei confronti di Giovanardi con un paragone velenoso: “Razzi avrebbe scritto un libro di grammatica meglio di come lei ha scritto la sua legge”.