C'è un certo fermento tra Giovanni Floris e la Rai. La dodicesima stagione di "Ballarò" sta per concludersi e presto si apriranno le trattative per il rinnovo di contratto del giornalista romano, in scadenza. A quanto pare, non sarà semplice trovare un accordo, poiché, stando a quanto anticipato da "Prima Comunicazione Online", Floris starebbe scalpitando per avere maggiore spazio all'interno dell'azienda televisiva di Stato.

Il conduttore di "Ballarò", infatti, avrebbe dato mandato al proprio manager, Beppe Caschetto di collegare la firma di un nuovo contratto con la possibilità di gestire un numero maggiore di contenitori nelle reti Rai. Il sogno di Floris sarebbe quello di sbarcare su Raiuno, ma il direttore generale Gubitosi ha già posto il veto su un eventuale trasferimento sia di "Ballarò", sia di "Che tempo che fa" condotto da Fabio Fazio sulla rete ammiraglia di Viale Mazzini. Di conseguenza, la possibilità per il giornalista romano sarebbe quella di ritagliarsi qualche spazio in più su Raitre, magari con delle pillole quotidiane di approfondimento giornalistico.

Tuttavia, neanche il direttore della terza rete Rai, Andrea Vianello, sembra propenso a riconoscere a Giovanni Floris una presenza maggiore in video. Se alle richieste avanzate dal 47enne giornalista, si dovesse aggiungere la volontà della Rai di tagliare lo stipendio col nuovo contratto, tenendo conto della Spending - Review, allora non è da escludere che si possa arrivare anche ad un clamoroso divorzio. Alla finestra c'è soprattutto Mediaset, con PierSilvio Berlusconi che non ha mai nascosto la sua stima per Floris, sottolineando l'importanza di un talk - show come "Ballarò", che farebbe comodo all'azienda del Biscione.

Più indietro figura La7, anche perché le esperienze passate di alcuni volti noti (vedi Fabio Fazio e Rita Dalla Chiesa) sono state negative e Giovanni Floris naturalmente vorrebbe evitare di correre rischi eccessivi. Al momento, non sembra per niente ipotizzabile un corteggiamento di Sky al conduttore di "Ballarò", il cui obiettivo primario resta comunque quello di giungere ad un accordo con la Rai.