Non è partita col piede giusto la serie numero 6 di Squadra Antimafia che all'esordio, il giorno 8 settembre 2014, non ha saputo accendere l'entusiasmo, forse per troppi dejà vu, forse per la mancanza di un personaggio femminile di primo piano capace di fare le veci della grande assente di turno e cioè Rosy Abate/Giulia Michelini. In questa prima puntata la famiglia Ragno è entrata, su felice e interessata imbeccata di Veronica Colombo, nel gigantesco affare del business-gioco in tutte le sue sfaccettature. La crisi morde e un po' per ignoranza un po' per disperazione la gente affida i propri sogni a ogni tipo di slot-machine, videopoker e altre trappole per sciocchi pronti a mettere in discussione i loro pochi guadagni, senza valutare bene il serio rischio di una dipendenza che diventa patologica quasi senza accorgersene.

Naturalmente ai cinici Ragno tutto questo non importa: loro puntano solo a fare buoni affari, a difendere con l'unica legge che il loro clan riconosce e cioè quella del più forte.

Solo 4 milioni di spettatori pari ad uno share del 17.30%: sono questi i dati della puntata numero uno della serie 6 e confermano la nostra impressione, anche se va tenuto conto dell'ingombrante concorrenza del Commissario Montalbano in programma su Rai 1 che ha sempre un certo seguito. Concludiamo dicendo che visitando il website www.videomediaset.it e selezionando la sezione relativa a Squadra Antimafia 6 potrete rivedere la prima puntata sul vostro pc oppure sul vostro telefono cellulare predisposto ad hoc. Non ci pare una possibilità da poco per non perdere le avventure dei vostri beniamini.

L'opzione streaming a portata di mano

In questa occasione chi ha visto la puntata in tv può approfittarne per studiarla meglio rivedendola in streaming: si noterà un'interpretazione a volte non troppo brillante da parte di alcuni protagonisti della puntata numero 1 ma forse perché la vicenda di Squadra Antimafia decolli è sufficiente aspettare le puntate successive, che magari vedranno il ritorno di un personaggio forte come Rosy Abate, che avevamo lasciato ricoverata in ospedale dopo il terribile trauma della perdita del figlioletto Leonardino ucciso brutalmente dal bandito Ferro.