Fabio Fazio, con grande soddisfazione, alla chiusura della puntata ottobrina di Che tempo che fa, ha annunciato che, domenica prossima ospiterà in esclusiva gli U2. Un colpo da maestro, niente da dire. L'entourage della band irlandese ha fatto sapere, per sfortuna di quelli che non potranno accedere alle seggiole dello studio della Rai di Che tempo che fa, che i quattro musicisti saranno in Italia solo il tempo di essere ospiti, poi altri impegni li porteranno verso altre destinazioni.

Ovviamente la presenza degli U2 in terra italica è legata alla promozione di Songs of Innocence, il loro ultimissimo album, già in circolazione con il sistema del tutto inaspettato del free download da iTunes.

Se il 12 è il giorno dell'ospitata da Fazio, esattamente il giorno dopo, sarà il primo giorno per, questa volta, acquistare il cd nel canonico modo, ovvero presso i rivenditori di musica. Nell'attesa che i quattro presentino le loro composizioni a Che tempo che fa, vale la pena fare il punto sul fenomeno U2.

Insomma, come si diventa gli U2?

La prima risposta che viene in mente è mutuata dall'acuto Friedrich Wilhelm Nietzsche che pubblicò un suo scritto intitolato, Come si diventa quello che si è. Certo è indubbio che un atteggiamento del genere, ovvero è inutile cercare quello che sta sotto gli occhi, porti a rasserenare gli animi, tuttavia pensare l'argomento nel senso di, parafrasando, Come si diventa gli U2 che si è, lascia un po' sospesa la faccenda.

Questa la storia. Nel 1976 Larry Mullen jr. mette in giro un avviso, segnalando che cercava ragazzi per mettere su una band. Alla richiesta rispondono Dave Evans, chitarrista, detto "The Edge", Adam Clayton, bassista, e Paul Hewson. Se qualcuno si sta chiedendo chi è il Paul finale, la risposta non può essere che categorica: è l'inventore degli U2; ovvero Bono Vox (prende il nome da un negozio di apparecchi acustici di una via del centro di Dublino).

A questo punto, la tesi di Nietzsche potrebbe iniziare a fare acqua, infatti Come si diventa gli U2 che si è, inizia a non funzionare perché i quattro arriveranno a quella denominazione tardi: prima Feedback, poi diventano Hype, e, finalmente U2 (tipo di aerei spia americani della seconda guerra mondiale). Bono all'epoca era un sedicenne con poche prospettive.

Faceva il benzinaio ed era un ragazzo di periferia che amava la musica. La situazione che lo portò a farsi una 'famiglia musicale', ovvero la band, fu la morte della madre. Mullen ha 14 anni, The Edge 15, Clayton e Bono 16: questi gli U2 in erba che si dibattevano nel grigiore del sobborgo di Ballymun.

Nel 1976 iniziano, ma nel 1979 gli U2 sono già lanciatissimi. Dentro avevano la giusta carica e la voglia di venire alle mani con tutto il mondo. Quest'ultimo non volle la loro guerra, ma le loro canzoni. Col manager Paul Mc Guinness parte l'inizio ufficiale di una carriera da sogno. Gli U2, all'interno del business legato al rock, sono un vero unicum, uno dei pochissimi casi riusciti di fusione tra impegno politico e risultati commerciali.

La sfida vinta da questi straordinari musicisti è stata quella di arrivare a milioni di persone senza accettare compromessi, senza chiudersi nel loro eremo ideologico vendendo solo qualche disco ai pochi puri come loro. Adesso, a fine di questa breve dissertazione, se ne sa di più di qualche rigo prima, tuttavia sempre meno della ragione vera che ha permesso agli U2 di essere gli U2; l'arcano non è stato svelato e forse Nietzsche aveva ragione.