A volte la vita offre una seconda possibilità. Meglio di questo proverbio non potrebbe definire la rinascita di Lando Buzzanca. L'attore siciliano recentemente intervistato dal giornale 'Off' ha svelato aspetti della sua vita privata che fanno in un certo senso riflettere. Lando, da una decina d'anni a questa parte, è tornato alla ribalta per alcune interpretazioni di successo come 'Io e mio figlio, Terra Ribelle, Capri, Lo scandalo della Banca Romana' fino a 'Il Restauratore' giunto ormai alla 2° edizione. Proprio a questa Serie TV deve la sua rinascita come attore e come uomo avendo superato un periodo di grave depressione in conseguenza alla perdita della compagna di una vita.
L'80enne portati meravigliosamente bene, ha confidato l'episodio più umiliante di tutta la sua gavetta: dover fare l'amore per 250/300 mila con donne mature pur di sbarcare il lunario, fino a quando 'una, di una bellezza disarmante gli puntò contro una pistola'. Da quel giorno cambiò mestiere.
Meno male che per lui il successo non tardò ad arrivare contribuito dalla moglie Lucia Peralta, una presenza importantissima fino a quando tre anni fa una malattia gliela ha portata via. Da quel giorno la vita per Lando Buzzanca non è stata più la stessa, arrivando a tagliarsi le vene dei polsi il 6 agosto del 2013 pur di raggiungerla e porre fine ai suoi problemi di lavoro e stress. Fortunatamente fu soccorso in tempo dai familiari che per proteggerlo dissero che era rimasto vittima di un colpo di calore durante le riprese de 'Il Restauratore 2' dato che erano state registrate a 42 gradi all'ombra.
Versione smentita dal palermitano vittima della stanchezza, problemi sul set e il pensiero fisso per Lucia che non l'abbandonava mai. Ma a noi piace ricordare Buzzanca nelle vesti di donnaiolo impenitente in alcune delle sue esilaranti interpretazioni come 'Divorzio all'italiana, Tutti gli anni una volta all'anno, Don Ippolito, La Baronessa' fino a toccare temi difficili come l'omosessualità in 'Io e mio figlio' del 2005 ed al trionfo recente su Rai Uno nel ruolo di un restauratore con il dono della chiaroveggenza.