Tomas Milan per anni ha rappresentato l'icona della romanità al cinema. Sabato a Verissimo, l'attore ha gettato la maschera e ha mostrato tutta la sua fragilità.

Chi è Tomas Milian?

Il nome di Tomas Milian viene accostato a quello de Er Monnezza. Un personaggio che per anni ha entusiasmato il pubblico con la sua romanità e il dialogo colorito, ma mai volgare nonostante ricco di brutte parole. L'aspetto lascia a desiderare, barba folta, capelli ricci e lunghi, berretto di lana variopinto, sguardo stravagante e battute esilaranti: questo è Monnezza.

Tomas Milian nasce a l'Avana nel 1933. Non vive un'infanzia felice, suo padre è molto violento e muore suicida quando lui ha 12 anni. Maggiorenne Tomas Miliam parte per gli Stati Uniti d'America. Con i soldi che gli ha dato sua zia, si trasferisce a Miami per imparare a parlare l'inglese. Con i rimanenti 5 dollari, decide di andare all'Art Studios, ma il laboratorio è frequentato solo da attori che vogliono perfezionarsi. Il debutto cinematografico l'attore non lo concretizza in America, ma in Italia. Il primo regista a scritturarlo è Mauro Bolognini, poi entra nel cast di Lattuada, Visconti e Pasolini. La sua fisionomia è giusta anche per interpretare il filone spaghetti western e Sergio Sollima non se lo fa scappare.

Negli anni 70, Tomas Miliam cambia pelle e si impegna ad interpretare il genere poliziesco creando lui stesso personaggi di carattere. Il sodalizio con i registi Corbucci e Lenzi danno origine per dieci anni a una sequenza di pellicole cult. In questo periodo nascono i personaggi come Nico Grimaldi e Er Monnezza. Con la decadenza delle pellicole poliziesche, Tomas Milian decide di ritornare in America.

Oggi ha 81 anni, ha registrato molti film, ha vinto diversi premi e ora presenta una sua autobiografia dal titolo Monnezza amore mio.

Il libro

Monnezza amore mio è un libro autobiografico, di 288 pagine dove l'autore racconta la sua vita. In realtà sono pochi gli elementi che lo accumunano a Er Monnezza, anche se a Tomas Milian gli sarebbe piaciuto essere come il suo personaggio, invece l'unico punto che hanno in comune è il senso ironico.

Per il Monnezza, l'attore cercava una voce romana non troppo enfatizzata e quando ha conosciuto la voce di Ferruccio Amendola si è detto: questa è la voce giusta. Lui la parolaccia non l'ha mai considerata tale, essendo cubano, una parolaccia romana per lui è poesia e non malizia, perché non capendo il significato delle parole, non può esserci l'offesa. Per capire cosa c'è dietro la vita di Tomas Milian bisogna capire il dolore che traspare dai suoi occhi. Lui ha dichiarato di essersi ritirato dal mondo del cinema, ma il suo ritorno a Roma gli ha fatto venire voglia di realizzare l'ultimo episodio de Er Monnezza. Tomas Milian vuole stabilirsi a Roma e in futuro lo farà, perché il suo desiderio è di essere seppellito nel cimitero del Verano, vicino alla tomba del suo amico Bombolo.