Bianco rosso e Verdone è un film cult degli anni '80, secondo del regista romano Carlo Verdone che lo consacrò definitivamente dietro la macchina da presa, dopo il discreto esordio con Un sacco bello dell'anno precedente. La pellicola mostra uno spaccato degli italiani, mediante tre personaggi interpretati dallo stesso Verdone, le cui vicende si alternano in modo spassoso e divertente, sebbene per tutti e tre il finale, sono diretti alle urne per le elezioni, sia amaro e malinconico. Essi incarnano tre stereotipi d'italiano medio: il Peter pan mai cresciuto, Mimmo, alle prese con la pimpante nonna (interpretata dalla mitica Sora Lella, sorella di Aldo Fabrizi); l'emigrato in Germania, che una volta varcati i confini del proprio Paese, ha a che fare con una serie di disavventure; Furio, zelante fino all'estremo, sposato con Magda, moglie disperata che non ne può più di lui.

Quest'ultima è interpretata dall'attrice russa Irina Sanpiter, doppiata nel film dalla brava Solveig d'Assunta la quale, con uno spiccato accento piemontese, rende ancora più riuscito il suo personaggio. Ma la povera Sanpiter oggi vive un dramma. Vediamo perché.

Si è ritirata presto dalle scene, combatte contro un linfoma

L'attrice ha iniziato a lavorare nel teatro russo, per poi passare sul grande schermo sempre in madrepatria. Nel 1981 viene chiamata ad interpretare il ruolo di Magda. L'anno successivo recita la parte di Amalia, nella sceneggiata con Mario Merola, Lacrime napulitane, di Ciro Ippolito. Questi però restano gli unici due film italiani, diventando di fatto poi attiva come cantante dopo il matrimonio nel 1984 con il noto produttore musicale Toni Evangelisti.

Come riporta Funweek, si è ritirata all'inizio degli anni novanta, diventando un'organizzatrice di concerti rock. Ma fin da giovane, a 27 anni, si è ritrovata a combattere contro un linfoma che ancora adesso non l'ha abbandonata. Deve, infatti, sottoporsi a trasfusioni continue. Anche per questo ha lasciato il mondo della recitazione, perché molto faticoso. A Irina auguriamo di riprendersi presto. In fondo, la povera Magda è rimasta nei cuori di tanti, soprattutto donne che si sono riviste in lei succubi di un marito pesante fino allo stremo.