Continuano i guai giudiziari ai danni di Bill Cosby, popolare comico americano, famosissimo anche in Italia, per l'interpretazione, da protagonista nel telefilm "I Robinson" andata in onda per dal 1984 fino al 1992 ed ancora una fra le serie più replicate della televisione italiana.
Se la vita del mitico Cliff Robinson era sicuramente limpida e ricca di messaggi positivi, non si può di certo dire lo stesso del suo interprete.
Già da diversi anni infatti, sono diverse le donne che affermano di essere state vittime di stupri da parte di Cosby a partire dalla fine degli anni settanta.
In particolare molte hanno dichiarato di essere state sue vittime mentre erano sotto l'effetto di pillole antistress ed altri medicinali che le stordivano.
Quello che è emerso dai documenti processuali che Cosby ed i suoi legali erano riusciti a tenere segreti fino a pochi giorni fa, e che l'attore ha confessato di aver ottenuto nel 2005 un barbiturico, il Quaaludes (Metaqualone) con l'obiettivo darlo a giovani donne per fare sesso con loro.
Lunedì il procuratore distrettuale Eduardo Robreno ha concesso l'apertura dei file, quindi i documenti e le deposizioni di quella che era una causa civile intentatagli da una donna che ha accusato di averla indotta ad assumere la droga prima di violentarla nel 1976 e che si è concluso con il pagamento di una somma in denaro da parte di Cosby alla vittima, sono stati resi pubblici anche per le pressioni dell' Associated Press ha chiesto al Giudice di rendere pubblici i documenti.
Secondo Robreno infatti il rispetto della privacy non era un'argomentazione valida per un personaggio pubblico conosciuto come Cosby.
Cade quindi l'immagine di uomo per bene e gentleman che ricopriva l'attore americano e che per decenni ha tentato di difendere nonostante le accuse a lui rivolte. Dalla documentazione è anche emerso infatti che l'attore ha anche ammesso di aver offerto dei soldi alla madre di una delle sue vittime per paura di poter essere imbarazzato dalla vicenda e pare che questo modo di operare sia stato utilizzato più volte nel corso degli anni.