Torna il classico appuntamento del mercoledì con Chi l'ha visto, il programma di Rai 3 condotto da Federisca Sciarelli che si occupa di misteriose scomparse o di casi irrisolti di Cronaca Nera. Quella di oggi 30 settembresarà una puntata particolarmente ricca di argomenti, considerando che numerose sono state le novità degli ultimi giorni relative a misteriosi delitti. Come non menzionare, a tal proposito, gli aggiornamenti sull'omicidio di Trifone Ragone e della fidanzata Teresa Costanza: dopo sei mesi di indagini è stato iscritto nel registro degli indagati un amico del giovane ucciso, militare come lui.
Ci sono novità relative alla sparizione di Guerrina Piscaglia mentre l'uccisione di Eligia Ardita ha già un colpevole, anche se si cerca ancora un probabile complice.
Chi l'ha visto, anticipazioni puntata del 30 settembre: Padre Gratien rinviato a giudizio
Nella puntata di Chi l'ha visto di oggi 30 settembre, si parlerà degli sviluppi del caso di Guerrina Piscaglia, la donna di Ca' Raffaello scomparsa da casa il 1° maggio 2014. Il GIP del Tribunale di Arezzo ha accolto la richiesta della Procura decidendo di rinviare a giudizio Padre Gratien, con l'accusa di omicidio e soppressione di cadavere. Mirko, il marito di Guerrina, è stato invece prosciolto.
Passando al caso di Trifone e Teresa, le indagini hanno portato ad un nome: Giosuè Ruotolo, amico e collega del militare ucciso nonché suo ex compagno d'appartamento.
Vari indizi avrebbero ricondotto a lui anche se le Forze dell'Ordine preferiscono non rivelare troppi particolari al fine di evitare possibili depistaggi.
Passando al caso di Eligia Ardita, si continua a cercare un complice che potrebbe aver aiutato Christian Leonardi a ricomporre il cadavere della ragazza e a pulire l'appartamento nella mezz'ora precedente all'arrivo dei soccorsi.
Oltre al caso di Marco Vannini con l'iscrizione nel registro degli indagati dell'intera famiglia della fidanzata, si parlerà di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: sono state raccolte circa 80.000 firme contro l'archiviazione del caso e la richiesta è stata presentata al Consiglio Superiore della Magistratura.