I tre giovani tenori italiani de ' Il Volo': Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto, vincitori dell'ultimo festival della canzone italiana di Sanremo, secondo la notizia riportata dal quotidiano locale Ticinonews, avrebbero distrutto la camera dell'albergo nella quale soggiornavanoa Locarno,perché non sarebbe stata di loro gradimento, anzi avrebbero dichiarato che faceva schifo.

I tre componenti del 'Volo' si trovavano a Locarno per registrare una puntata di un programma per la televisione tedesca ZDF.

Le dichiarazioni del personale dell'albergo

Da quanto riportato dal personale dell'albergo, sembra che i tre ragazzi abbiano devastato la camera dove erano stati ospitati creando un vero e proprio caos ma non solo: oltre ad oggetti ed indumenti sparsi ovunque, materassi e biancheria gettati alla rinfusa, c'erano anche i bagni ridotti in condizioni igieniche spaventose con orina sparsa fuori dai vasi e le pareti sporche di feci.

Le addette alle pulizie hanno confermato che un simile disastro non lo avevano mai trovato prima e non credevano ai loro occhi.

La smentita dell'addetto stampa del 'Volo'

L'addetto stampa del trio, però, smentisce quanto riportato dall'albergatore e sminuisce i fatti affermando che si tratta di un malinteso: un simile comportamento da parte dei ragazzi non era mai capitato in 6 anni in cui hanno soggiornato in altri hotel in tutto il mondo e quindi si potrebbe solo trattare di incomprensioni e di fatti riportati esageratamente.

L'addetto stampa continua nella sua dichiarazione, confermando che i danni provocati dai componenti del trio non siano stati intenzionali.

L'episodio spiacevole verrebbe quindi minimizzato dai portavoce dei tre ragazzi che, con questo loro increscioso comportamento, sicuramente si attireranno commenti negativi da parte dei numerosi fan.

Forse la fama di bravi ragazzi, seri ed all'antica, è stata smentita da questo episodio che, se sarà confermato, porterà conseguenze serie ai tre giovani tenori che rischiano soprattutto una denuncia per atti di vandalismo.