Oggi viene considerato una delle novità più interessanti del Pop italiano. Parliamo di Marco Mengoni, nato a Ronciglione, provincia di Viterbo, il 25 dicembre 1988. A lanciarlo è stato il Talent show X Factor, di cui ha vinto la terza edizione nel 2009. Vittoria che gli ha consentito di siglare un contratto con la major discografica Sony Music. Con essa ha pubblicato tre album in studio, un live, cinque EP e 15 singoli. Vendendo complessivamente 1.175.000 copie, aggiudicandosi così disco d'oro, di platino e multiplatino. Ha altresì partecipato a due edizioni del Festival di Sanremo, classificandosi terzo nel 2010 con il brano Credimi ancora e vincendo nel 2013 con il brano L'essenziale.
Canzone con la quale ha rappresentato l'Italia all'Eurovision Song Contest 2013, classificandosi alla settima posizione.
In vista dell'uscita del suo quarto disco, Le cose che non ho, sta rilasciando varie interviste in Tv e sui giornali. Tra questi, anche al Corriere della sera, per la storica rubrica settimanale del giornale, Sette. Tra le altre cose, ha raccontato anche del suo passato difficile e spiazzante. Almeno se si pensa a come è oggi e il successo che sta vivendo. Anch'egli, come molti Vip, ha vissuto dunque un trascorso duro. Ecco di seguito il suo racconto.
Quando pesava 95 chili
Sebbene oggi Mengoni piaccia a molte fan anche per il suo aspetto estetico e non solo per le sue doti canore, in passato ha avuto problemi di peso e di cattiva alimentazione.
Il buon Marco infatti, racconta di quando pesava novantacinque chili e come da adolescente sfogasse le proprie preoccupazioni sul cibo oltre che sulla musica. Era un grande consumatore di Nutella, che definisce la sua consolazione. Era molto goloso, ma nessuno lo prendeva in giro essendo anche molto alto. Un colosso che incuteva timore, ma che in cuor suo era anche molto fragile.
L'esperienza di Barman
Poi passa a raccontare il suo difficile lavoro da Barman. Aveva difficoltà ad interfacciarsi con tante persone quotidianamente. Le quali gli chiedevano di tutto e di più e lui, per obblighi professionali, doveva sempre mostrare loro il sorriso. Ma ammette anche che ha dovuto iniziare dal basso, con i primi mesi trascorsi a fare le pulizie.
Dovendo pulire anche i gabinetti. Poi è arrivato il salto professionale, ritrovandosi dietro al bancone. Oggi invece si trova davanti a un microfono, cantando ed esprimendo alla grande le proprie emozioni.