Attore brillante e genuino, il napoletano Patrizio Rispoè legato così tanto la soap opera che non vorrebbe mai lasciarla. In questa intervista il lettore può cogliere interessanti spunti utili a delineare meglio un attore che tolta la sua maschera ama rendersi utile per il sociale.

Dal 1996 è uno dei protagonisti della serie. Dopo così tanti anni nello stesso ruolo non ha voglia di cambiare?

No, magari di fare altre esperienze senza però lasciare la meravigliosa bottega d’arte di Un posto al Sole.Non credo si stanchi un giornalista di scrivere per lo stesso giornale o uno scrittore per lo stesso editore, anzi ne apprezza la sicurezza e la squadra più che collaudata.

In upas poi ho l’opportunità di esprimermi al meglio e di cambiare continuamente registri recitativi: Un lusso!

Negli ultimi anni sul set di Un posto al sole sono arrivati nuovi giovani attori. Da veterano come ha gestito la cosa?

Accogliendoli in squadra con tutto l’affetto possibile, facendogli capire anche grazie alla storia mia e degli altri colleghi la fortuna che era capitata loro e metterli in armonia con la nostra esperienza professionale: mi sembra che il risultato sia eccellente.

Cosa rende così longevo il suo personaggio?

La mia capacità di auto-annoiarmi e quindi di cogliere ogni occasione per cambiare registri.

Lei ha iniziato da giovanissimo come attore teatrale. È ancora legato a quel mondo?

Assolutamente si, come potrebbe allontanarsi un attore dal teatro, è la nostra bottega per crescere e accordare il nostro strumento e cioè noi stessi.

Baratterebbe la popolarità avuta dalla soap con un progetto teatrale di nicchia ma di spessore elevato?

E perché??? Anzi quella popolarità potrebbe aiutare quel progetto di nicchia!

Oltre al girare scene per UPAS lei si è dedicato più volte a missioni umanitarie. In che modo l’hanno segnata?

Mi hanno restituito la fiducia che stento ad avere negli uomini, mi hanno messo in contatto con realtà e persone dedite agli altri: meravigliose.

Durante le amministrative del 2011 lei ha appoggiato ufficialmente il Movimento 5 stelle.

Ha mai pensato che il suo essere così onesto le avrebbe potuto provocare ripercussioni in ambito professionale?

Bisogna avere il coraggio delle proprie azioni e con tutte le perplessità e lotte che continuo a fare con il M5Stelle credo che questo movimento sia l’unico freno ad un certo modo di fare politica che detesto e abbia il grande merito di aver riportato i giovani e le persone normali ad occuparsi di politica.