La puntata conclusiva di Squadra Antimafia ha tolto ogni dubbio: il colpo di scena è stato l'indiscusso protagonista dell'ottava serie. E la sorpresa ha un nome: filippo de silva. Il nuovo boss che domina sulla mafia siciliana. Sarà un lungo filo da torcere quello che attende la Duomo.
La strage dei capi mafia e l'incontro con la madre
La scena rimarrà nella memoria di ogni fan della serie: lo sguardo che accomuna la madre al figlio ritrovato, un'intera vita nel lampo dei loro occhi. Il resto è stata routine. Lo stesso boss Ulisse Mazzeo e la sua sorte - che rimane misteriosa - passano in secondo piano.
La vendetta è compiuta. Gli altri capi mafia sono morti o indeboliti. Il disegno di dominio perpetrato dai Mazzeo è diventato realtà. Ma ogni cosa adesso passa sotto il controllo del figlio, erede legittimo fermamente deciso a prendersi il ruolo che gli spetta nel mondo del crimine.
Quant'è bello #DeSilva sul trono 😍 #SquadraAntimafia
— Federica La Mantia (@FedericaLaManti) 11 novembre 2016
La squadra antimafia regge: ma alla Duomo manca Rosalia
Alla fine la Cantalupo riesce a raggiungere il risultato sperato, con buona pace del questore e di tutti i componenti della Duomo ormai allo stremo delle forze dopo la lunga indagine. Ma è il vecchio Sciuto a ricordare a tutti la mancanza di Rosalia, la coraggiosa poliziotta in crisi d'identità, per anni ingannata dalla madre.
Ha scoperto di provenire dalla famiglia Abate e non riesce a farsene una ragione. Un tormento profondo, lacerante. S'intuisce che in lei c'è un conflitto che non riesce a risolvere: sapeva già di essere figlia di mafiosi, cosa dovrebbe cambiare nell'apprendere di essere figlia di un altro mafioso? Forse cambia molto perché adesso il suo cognome vero è Abate.
Un'altra erede si prende quanto le spetta: sarà alleata o concorrente di De Silva?
Già, Rosalia porta il cognome degli Abate. Anche per lei la vita è cambiata, esattamente come per il caso di De Silva: sono in due ad aver ritrovato l'identità perduta. E pesa, quest'identità, per entrambi. Rosalia ha in mano il tesoro che la zia, Rosy Abate, le ha lasciato.
Una cifra cospicua che non può usare rimanendo una poliziotta. Questo era il vero conflitto, risolto nel modo più inaspettato. Anche per lei la svolta si annuncia radicale.
Rachele Ragno chiude il suo ciclo in squadra antimafia
Se per qualcuno l'identità e la famiglia sono tasselli rimessi in ordine, per un'altra figura si chiude per sempre ogni ruolo. Rachele Ragno, quella delle nove vite, inseguita da Giano, questa volta cade sul terreno: ma con la grinta di una combattente. Con lei si esaurisce il filone narrativo dei Ragno: qui non ci sono eredi.
In attesa di squadra antimafia 9, ora c'è lo spin off Rosy Abate
Si conclude l'ottava serie ma le premesse della nona stagione sono piuttosto solide.
C'è da scommettere che la serie verrà rinnovata e tornerà. Difficile immaginare che tutto sia concluso. Probabilmente, è una trovata per scatenare un effetto teaser nel pubblico.
A quanto pare questa sera ci sarà l'ultima puntata di sempre di #SquadraAntimafia
— Davide Iacopini (@davide_iacopini) 11 novembre 2016
Grazie per essere stati con noi.
Ma per ora il pubblico è in attesa della prossima fiction che partirà ormai nel 2017. Protagonista? La più attesa: Rosy Abate. La sua assenza ha pesato. Anche quella di Marco Bocci che però è già impegnato nella nuova fiction, Solo. I social hanno fatto sentire la loro voce di dissenso in maniera pressante, senza sosta. Ed anche lei, Giulia Michelini è comparsa spesso sui tweet.
Occorre tenere conto di un pubblico che da otto anni segue questa serie. Non ci resta che attendere. La replica della puntata on line su mediaset.it. Per seguire il racconto di questa ed altre fiction fai click su Segui, in alto.
È finita . Ma non vi preoccupate ...noi ci vediamo prossimamente . #SquadraAntimafia #rosyabate
— Rosy Abate (@rosaliabate) 11 novembre 2016