La Serie TV Westworld creata da Jonathan Nolan e Lisa Joy in onda su HBO è senza alcun dubbio la serie del momento. Che piaccia o meno, che la si trovi intrigante o poco coinvolgente, lo show fa parlare di sé. Fantascienza allo stato puro, un futuro non ben definito, l'interminabile quesito sul rapporto uomo-macchina, e tanti misteri sono al c'entro di Westworld, un grande parco a tema dove tutto è concesso e l'uomo può sfogare i più bassi istinti in una lunga vacanza e forse scoprire anche se stesso.

Ciò che fa dibattere tanto i fan sono proprio gli innumerevoli misteri, enigmi e indizi che ogni episodio porta con sé e che hanno dato vita a una serie di teorie e supposizioni, una più incredibile dell'altra.

C'è chi azzarda paragoni con Lost, c'è chi dice che la HBO può stare tranquilla considerata la fine a breve della sua serie di punta Game of Thrones. In ogni caso, scopriamo quali sono le teorie più gettonate e quelle più papabili.

Più linee temporali

Una delle teorie più accreditate è che la serie stia mostrando almeno due linee temporali diverse. Una del passato, nel quale si muovono Dolores e William, e una del presente, dove invece troviamo Bernard, L'Uomo in nero e tutti gli altri. A uno sguardo attento, infatti, non saranno sfuggiti i diversi loghi che appaiono negli episodi, a testimoniando di una evoluzione negli anni che proverebbe che gli eventi a cui assistiamo non avvengono nello stesso tempo.

L'Uomo in nero è William

Un'altra teoria che ormai sta prendendo sempre più piede riguarda invece il misterioso Pistolero, anche conosciuto come L'Uomo in nero. In molti sono ormai convinti che si tratti della versione futura e invecchiata di William, di cui seguiamo le vicende del passato. L'Uomo in nero ha rivelato di esser stato sposato, che sua moglie si è tolta la vita a causa sua e che visita il parco da 30 anni, dando sfogo alle sue pulsioni.

Di William sappiamo che è fidanzato ma che è infelice e abbiamo visto come sia rimasto affascinato da Dolores, nonché dal parco stesso.

Il labirinto è una metafora

Il labirinto non è esiste realmente, non è un luogo fisico, ma più probabilmente una metafora della libertà - intesa come piena coscienza e controllo di sé -, che si ottiene solo attraverso un grande dolore.

Maeve ne è il perfetto esempio, in quanto attraverso il racconto dell'Uomo in nero abbiamo scoperto come sia stato lui un anno fa a scatenare il tutto, uccidendo sua figlia. Un vero dolore che ha reso la macchina umana, e dunque davvero libera. Nei flashback la vediamo sconvolta non rispondere ai comandi di Ford. E ciò dimostrerebbe che il Pistolero vuole davvero liberare gli host, avendo compreso che la chiave d'accesso è il dolore, portando a compimento il piano di Arnold, che era quello di dare una coscienza ai robot, distruggendo così il parco.

Arnold è vivo

Un'altra importante teoria riguarda il misterioso Arnold, ex socio di Ford che insieme a lui diede vita al parco ma che morì all'interno di esso, in seguito ad un non ben definito incidente.

Che sia stato Ford a ucciderlo, perché l'uomo avrebbe sabotato i suoi piani di controllo su ciò che avevano creato? E se invece Arnold fosse ancora vivo? In un episodio, abbiamo visto chiaramente come Dolores parli a qualcuno, quasi seguisse i suoi ordini. Che sia la voce di Arnold? Sappiamo che Dolores è uno degli automi più vecchi e forse l'uomo ''vive'' attraverso di lei, avendole lasciato delle linee guida da seguire.

Bernard vs. Ford

Abbiamo di recente appreso che Bernard non è altri che un robot sotto il controllo di Ford, un burattino costretto ad eseguire ogni ordine, compreso uccidere. È facile supporre che Ford abbia usato più volte Bernard per sbarazzarsi di altri ostacoli. Possiamo pensare dunque che Bernard abbia cercato o stia cercando di ribellarsi al suo creatore, sabotando i suoi piani e aiutando gli host a raggiungere il labirinto. Tra questi ci sarebbe senza dubbio Dolores.