È tutto pronto per il nuovo appuntamento della decima edizione del talent musicale più social d’Italia, ma forse tra un po’ anche il più seguito. La superiorità di Amici, fermo restando il paragone difficile se non impossibile tra un programma di una tv generalista, e commerciale, a quello di un’emittente satellitare, vacilla di fronte ai numeri da record della nuova edizione.

X Factor: un trionfo non solo sui social

Entrambi i primi Live sono andati oltre gli 1,2 milioni di spettatori con il 5% di share: considerando che Sky ha poco più di 5 milioni di abbonati, facendo una proporzione è come se quasi 12.000.000 di italiani avessero visto in diretta lo spettacolo di Sky Uno, senza contare chi lo ha seguito in replica.

Un risultato eccezionale, che conferma la portata internazionale del talent, ormai sempre più lontano dai canoni di uno show all’italiana.

X Factor: c'era una volta il made in Italy

E di italiano c’è rimasto poco o nulla anche nelle assegnazioni. Appena 4 esibizioni sulle 23 delle prime due puntate hanno visto i ragazzi cantare nella propria lingua madre e nella terza sarà ancora peggio, con il solo Loomy chiamato a cimentarsi con un pezzo nostrano, “Anima Fragile” di Vasco Rossi. Visto come è andata, forse è meglio così, per i concorrenti e per gli appassionati del made in Italy: nella prima puntata infatti Diego Conti e Les Enfants sono andati al ballottaggio dopo aver cantato rispettivamente “L’estate di John Wayne” di Raphael Gualazzi e “Bologna è una regola” di Luca Carboni.

Esibizioni tutt’altro che convincenti, che hanno confermato da un lato la lontananza degli under 25 italiani dal cantautorato italiano, dall’altro la difficoltà dei giudici nell’effettuare le scelte giuste. Del resto, se l’alternativa è assistere alla discutibile auto-citazione di Manuel, che ha “costretto” Andrea a cantare “Ballata per la mia piccola iena” (se l’’è pure cavata) oppure Fedez accentuare il lato intimamente malinconico di Caterina con “La canzone di Marinella”, è meglio cimentarsi in successi, o presunti tali, internazionali.

X Factor: le strane scelte dei giudici

Del resto il terzo Live sarà il primo della stagione con un argomento a tema, e “Generation Icon” è un invito a nozze a scegliere brani stranieri. In tema di pronostici per chi sarà il terzo eliminato, ci si chiede se la regola non scritta di X Factor varrà anche per il terzo Live show: salvato al ballottaggio, ma poi eliminato alla puntata successiva.

Nelle edizioni precedenti è successo spesso, e nella seconda puntata del 10° anno ci sono incappati i Les Enfants, salvati a sorpresa al debutto ai danni di Diego Conti, ma poi costretti a soccombere di fronte a Caterina. L’under trentina di Fedez dovrà vedersela con un brano tutt’altro che sconosciuto, “Everybody Hurts” dei Rem, ma anche in apparenza molto lontano dai propri canoni intimisti: giusto rivoluzionare, la battaglia è rischiosa, ma può essere vinta.

X Factor, 3° live: chi uscirà?

Manuel e Fedez sono gli unici giudici ancora a pieno organico, ma il pronostico è incerto. Si fa prima a dire chi non rischia, come Gaia (“Piece of My heart”) o Fem, che viaggia spedito verso la finale grazie al “vado sul sicuro” di Arisa, che farà cantare al proprio gioiello “Perfect Illusion”: non c’era bisogno di vedere le prove per immaginare il successone.

Occhio allora agli esperimenti eccessivi, come quello di Silvia Fortes costretta a cantare David Bowie in portoghese (!), o alle tensioni crescenti tra Fedez e Roshelle, il cui rapporto è a dir poco difficile. Piena solidarietà invece ai Daiana Lou, che dovranno esibirsi in “Wrecking Ball”: la curiosità cresce, soprattutto per l’allestimento scenico di Tomassini, ma le assegnazioni di Alvaro sono sempre più un caso. Caso a parte quello di Eva, cui Manuel continua a dare pezzi mash up. Prima o dopo bisognerà trovare una via differente.