Che sia un bravissimo promotore di se stesso lo riconoscono in molti, primi tra tutti i suoi compagni di lavoro come giudici ad X Factor. Infatti Fedez sa come far parlare di sé, come rilanciare di continuo l’attenzione sul personaggio e sui propri lavori. Così per presentare l’album realizzato insieme a J-Ax “Comunisti col Rolex” ha deciso di prendere spunto dai suoi testi per attaccare non uno, ma ben due colleghi, beniamini del grande pubblico. Due personaggi scelti molto bene, per la loro popolarità ed immagine positiva, con la consapevolezza di creare un gran putiferio.
Del resto il 27enne artista milanese non fa problemi a definirsi un “guerrafondaio”.
L’attacco a Tiziano Ferro
Proprio nel brano che dà il titolo all’album, Fedez se la prende con uno dei cantanti più amati, in questo momento in cima alla classifica dei dischi più venduti: “Tiziano Ferro si è comprato l’attico di fianco a Fedez con i soldi risparmiati a cena con il fisco inglese”, un colpo sotto la cinta niente male. Un po’ fumosa la giustificazione a questo verso fornita in un'intervista a Repubblica: “Se Fedez acquista una casa milionaria onestamente, Aldo Grasso e Massimo Gramellini arrivano a scrivere editoriali – spiega il cantante, parlando di sé in terza persona – se lo fa Tiziano Ferro, con un passato fiscale possiamo dire torbido, nessuno dice niente, il perché non lo so”.
Fedez si riferisce al clamore per l’acquisto dell’attico a Milano in un complesso lussuoso, dovuto più che altro all’ostentazione della nuova proprietà con tanto di selfie sui social. Quindi per rispondere alle critiche non si sarebbe trovato niente di meglio che buttare fango su chi è più riservato.
I versi contro Jovanotti
Per spiegare ulteriormente quest’ostentazione, Fedez fa riferimento al riscatto sociale dei rapper negli Stati Uniti, dove un comportamento simile è accettato e benvoluto: “Lì devi andare al ballo con la più bella della scuola, in Italia devi farlo ma in maniera più educata – aggiunge il cantante – devi avere i soldi ma tenendoli nascosti”.
E così arriva l’altro attacco, quello a Jovanotti, contenuto sempre nella title track dell’album: “Dovrei fare come il Jova, miliardario sottocosto, a fare il vegano e poi mangiare la bresaola di nascosto”. Ci troviamo chiaramente di fronte ad una di quelle “battaglie” tanto in voga nella scena hip hop; ma prendersela con nomi così amati e caratterizzati da un’immagine positiva fa di certo più scalpore che citare altri cantanti meno noti.