Il rampollo di casa Agnelli rischiava da due a dieci anni di prigione. Era, infatti, accusato di aver simulato un sequestro mentre si trovava nella sua casa di New York. Oggi, però, il procuratore newyorkese, ha deciso di far cadere tutte le accuse nei confronti di lapo Elkann. L'avvocato del nipote Agnelli, Randy Zalin, alle telecamere dei giornalisti, ha affermato che adesso Elkann è "sollevato e molto felice". Dopo l'inchiesta che ha presentato il suo legale al procuratore, quest'ultimo è giunto alla conclusione che la vicenda di lapo elkann non ha assunto nessun carattere legale, e quindi non perseguibile per legge.

Lo scandalo di Lapo Elkann a New York

Si trovava a Manhattan quando ha simulato di essere stato sequestrato per ricevere dei soldi dai suoi familiari. Ma andiamo con ordine. Lapo, dopo aver trovato casa a New York, ha trascorso le sue giornate facendo festini con alcool, droga e sesso. Nel momento in cui ha terminato i soldi per comprare altra droga, ha deciso di contattare i suoi familiare dicendogli che era stato sequestrato e che il suo sequestratore voleva ben 10mila euro per il suo rilascio. A questo punto la famiglia ha chiamato l'FBI americana, ed essa ha scoperto il trucco che aveva inscenato il nipote di Agnelli per avere i soldi per comperare altra droga. A questo punto, la polizia statunitense, ha denunciato Lapo per "falsa denuncia", ma a quanto pare tutto si è aggiustato nel modo migliore.

Dopo questo scandalo, la sua società Italia Independent (società che si occupa di produrre occhiali in design) è crollata in Borsa, arrivando a perdere anche più del 7%.

La vita spericolata di Elkann

Non è la prima volta che Lapo Elkann si ritrova in guai seri. Infatti, nel 2005, fu salvato in extremis da una grave overdose mentre si trovava in un appartamento a Torino in compagnia di un transessuale.

Lapo ha anche ricevuto diversi ricatti nel corso della sua vita. Ricordiamo la vicenda del cameriere dell'albergo extra lusso Four Season, che avrebbe minacciato il rampollo di casa Agnelli di pubblicare un video che lo ritraeva in una posizione non del tutto lodevole. Il cameriere, per non pubblicare il suddetto video, avrebbe chiesto a Lapo circa 90mila euro.