Entrertainment Weekly ha finalmente pubblicato la prima immagine ufficiale della seconda stagione di Stranger Things, facendo esplodere così la trepidazione dei fan. La foto trasuda epicità da tutti i pori, vediamo infatti i tre giovani protagonisti della serie: Dustin (Gaten Matarazzo), Mike (Finn Wolfhard) e Lucas (Caleb McLaughlin) fuori dalla Hawkins Middle School vestiti niente di meno che da ghostbusters. Vi serve altro per non impazzire di curiosità? Aggiungiamo anche che la seconda stagione sarà disponibile ovviamente su Netflix nel 2017 e sarà ambientata un anno esatto dopo le vicende narrate nella prima stagione.
Inoltre è stato annunciato l'arrivo di Max, una ragazza tostissima interpretata da Sadie Sink.
I dubbi della prima stagione di Stranger Things
La prima stagione ci ha lasciati con non pochi dubbi che speriamo di vedere risolti nella seconda stagione, primo fra tutti: che fine ha fatto Undici (Millie Bobby Brown)? Nell'ultima puntata la vediamo dissolversi insieme al Demogorgone arrivato dal sottosopra per salvare la vita ai tre amici, poi però, quando le acque si sono calmate, vediamo l'agente Hopper (David Harbour) recarsi nel bosco e mettere in una scatola i dolci preferiti di Undici. Le teorie dei fan si sono sprecate, ma la verità la conoscono solo i produttori della serie, Matt e Ross Duffer.
Un altro grande enigma riguarda proprio Hopper, che vediamo allontanarsi in macchina con delle persone sospette, probabilmente legate al misterioso laboratorio dove è stata rinchiusa Undici e dove si è aperta la porta per il Sottosopra. Per non parlare di Will e del suo disturbo intestinale, se così vogliamo chiamarlo, cosa sono quelle strane cose che il ragazzo tossisce fuori dopo essere tornato dal Sottosopra, ma, cosa più importante, perché sembra non esserne minimamente preoccupato?
Insomma, i dubbi si sprecano e i fan sono assetati più che mai di conoscere risposte a queste e altre domande che non li fanno dormire la notte; vedere questa prima immagine sicuramente ci fa tirare un respiro di sollievo. L'interminabile attesa è quasi finita.
