Ieri 23 febbraio si è registrata una nuova puntata del trono over di Uomini e Donne. La puntata è iniziata come di consueto con Gemma e quindi con il video che riguarda la puntata precedente. Tina ha dei cartelli d'amore e questa volta ne ha uno anche per Gianni che recita "Mai una gioia" in più fa fare l'ingresso in studio a Gemma sulla sigla di Pinocchio. Gemma e Michele nell'ultima puntata avevano deciso di interrompere la conoscenza però poi hanno cambiato idea infatti hanno deciso di vedersi e lui l'ha raggiunta a Torino. La loro conoscenza ora sembra andare bene fino a che Maria non rivela che lui si sta conoscendo anche con un'altra donna, Fabrizia.

Infatti Gemma subito si arrabbia e chiede a Michele come mai non le ha detto niente di Fabrizia. Mentre Gemma pensa a se continuare o meno la sua conoscenza con Michele ecco che viene interpellata Cristina che finalmente svela quello che Michele le ha detto su Gemma. Diventa un momento molto scomodo per Michele ma Cristina decide di rivelare solo due cose: Michele copriva la Galgani quando stavano insieme perchè se ne vergognava e la chiamava "mami" perchè le ricordava sua madre. Davvero parole molto pesanti che non potevano lasciare indifferente una persona sensibile come Gemma Galgani.

Giorgio Manetti raggiunge Gemma Galgani

Gemma dopo le rivelazioni fatte da Cristina è uscita turbata dallo studio e ha raggiunto il backstage.

Giorgio e Michele l'hanno raggiunta ma la Galgani ha mandato via Michele, mentre Giorgio è rimasto a consolarla. Gemma si è detta stanca di tutto quello che è successo e dopo essersi sfogata un poò con Giorgio, ha fatto rientro in studio con lui. Giorgio e Gemma durante la registrazione hanno fatto un ballo insieme, mentre durante un altro ballo Giorgio l'ha raggiunta perchè l'ha vista veramente sconfortata, a differenza di Michele che, visibilmente in difficoltà, non ha fatto nulla e non ha cercato minimamente di riparare il danno fatto. Tutti sono stati a favore di Gemma perchè le parole usate da Michele non sono state per niente carine.