È da diverso tempo, ormai, che sulla testa di Paola Perego pende una grossa ascia. La donna è stata oggetto di numerosissime critiche e accuse a causa dell’aver mandato in onda una puntata, del suo programma “Parliamone Sabato”, accusata di essere estremamente sessista e discriminatoria per la figura della donna.

Chiuso il programma di Paola Perego, la donna è disperata

Ricordiamo che in quella occasione la donna propose all'attenzione dei telespettatori l’argomento inerente l’enunciazione di varie motivazioni per cui era meglio scegliere una donna dell’est a scapito di quelle italiane.

Naturalmente, così come ha ribadito la Perego, il programma aveva tutta l’aria di essere ironico, ironia che, però, non è stata affatto accolta dai vertici dell’azienda né, tanto meno, dal pubblico.

La trasmissione è stata, infatti, sospesa e sulla donna si sono riversati insulti e accuse davvero pesantissime; al punto che, durante un’intervista alle Iene, è scoppiata in lacrime incredula per quanto le stesse accadendo improvvisamente.

È proprio da questo ultimo punto che si sono issate le accuse di Marco Bellavia, suo valletto durante la conduzione di Forum anni fa.

Le pesantissime accuse di Marco Bellavia

L’uomo sul suo blog si è scagliato senza pietà contro la donna, accusandola di aver mentito dal momento che le lacrime che ha versato non sono altro che lacrime di coccodrillo.

Bellavia l’ha anche accusata di essere stata l’artefice della fine della sua carriera tempi addietro sferrando una cattiveria e un spietatezza inaudite “Sferro con umile orgoglio questo attacco all'ex conduttrice di Forum che ha in prima persona messo fine alla mia carriera tv”. Ha così esordito nel suo post, proseguendo: “Vedere la signora Paola Perego piangere alle Iene mi fa ridere, in primis perché sono lacrime finte e poi perché anni fa, ai tempi di Forum, mi scagliò così tanta cattiveria contro da stoppare definitivamente la mia carriera”.

L’uomo, insomma, sembra proprio essere spietato contro la conduttrice, al punto da dichiararsi, addirittura, contento della situazione in cui riversa oggi la donna, adducendo al fatto che “la ruota gira” e che tutti, prima o poi, hanno quel che si meritano.