Beppe Fiorello girerà la sua prossima fiction in Calabria a Riace, in provincia di Reggio Calabria, famoso per il suo modello di accoglienza dei migranti grazie al quale il suo sindaco Mimmo Lucano è stato inserito tra le 50 persone più influenti del mondo dalla rivista americana Fortune.

Il sopralluogo nel paese in provincia di Reggio Calabria

E proprio sulla sua figura sarà incentrata la prossima produzione: per iniziare i lavori l'attore si è recato con i suoi collaboratori a Riace per un sopralluogo e grande è stato lo stupore di coloro i quali lo hanno incontrato per le viuzze del paese; sulla sua pagina facebook Fiorello ha scritto di avere visitato un posto speciale, il quale sara la location della sua prossima fiction.

Il tema dell'immigrazione è stato affrontato anche nella ultima sua prova di attore “I fantasmi di Portopalo”, ispirata alla storia del pescatore Salvatore Lupo, il quale nel 2001 raccontò la verità sul naufragio della nave F174 avvenuto a Natale del 1996 al largo di Portopalo di Capo Passero; in quell'occasione una nave di legno si inabissò provocando la morte di 283 persone provenienti dall'India, dal Pakistan e dallo Sri Lanka.

Beppe Fiorello: "Le istituzioni non vogliono risolvere i problema dei migranti"

Quella fiction secondo Fiorello ha svelato l'ipocrisia che c'è sul problema dei migranti poiché secondo la sua opinione i mezzi per risolverlo ci sono, ma manca la volontà Politica; l'attore in una recente intervista al quotidiano L'Avvenire, ha raccontato che girare a Portopalo è stato molto difficile, dal momento che le istituzioni civili e religiose non volevano che si squarciasse il silenzio su quella vicenda per non turbare la tranquillità del paese e conclude dicendo che queste reazioni sono dettate dalla paura perchè le realtà sociali si trovano a gestire un problema troppo grande senza avere il necessario sostegno delle istituzioni.

Fiorello, nella stessa intervista, afferma che un immigrato tenuto chiuso nelle palestre senza avere niente da fare tutto il tempo è esposto al pericolo di essere arruolato dalle mafie, le quali sono sempre alla ricerca di braccia per i loro traffici; a suo giudizio i migranti dovrebbero essere utilizzati dalle istituzioni per lavori di pubblica utilità per le comunità che li ospitano.