La terza stagione di Gomorra potrebbe subire la tagliola della censura? Non è difficile pensarlo, visto il nuovo turbine di polemiche dentro cui la fortunata serie di Sky è stata lanciata. A muovere le accuse contro le immagini proposte in Gomorra è questa volta l'ANP, Agenzia nazionale per la prevenzione che sulla base del conteggio ore seguite ad un'attenta e meticolosa visione della serie, ha dichiarato inaccettabile l'ossessiva presenza delle sigarette nelle scene. Anzi, più che delle sigarette in sé, dell'abuso che i protagonisti ne fanno nel corso delle puntate.

Basta fumo in Gomorra: l'Anp contro la serie tv

Per quanto l'intera serie verta intorno al racconto di fenomeni di malavita - spaccio e omicidi compresi - l'Agenzia nazionale per la prevenzione ha comunque ritenuto opportuno sottolineare quanto dannoso possa essere per lo spettatore assistere ad un eccessivo monte ore con personaggi intenti a fumare sigarette. Sotto accusa finiscono Scianèl e Salvatore Conte, due volti emblematici nelle vicende narrate in Gomorra, rei di eccedere nel tabagismo (elettronico o tradizionale) restituendo allo spettatore un'immagine che rende la sigaretta protagonista dell'intera scena.

"Se anche ammettiamo che la sigaretta possa entrare a far parte della sceneggiatura, non si capisce il motivo per cui, le sigarette, invece di caratterizzare il personaggio, arrivino spesso a diventare proprio protagoniste", argomenta Giacomo Mangiaracina, presidente ANP, che, entrando più nel dettaglio, commenta: "Nella serie televisiva Gomorra, su 24 episodi oltre un’ora di girato vede l’ingombrante presenza delle sigarette".

Lo stesso Mangiaracina sottolinea come, nel contesto in cui la serie è ambientata, l'abuso del fumo possa apparire usuale, "Ma la presenza di sigarette e fumatori mi pare comunque eccessiva", conclude.

Sotto accusa anche la Rai: basta tabacco nella tv pubblica

In attesa che la terza stagione di Gomorra sia completata e finalmente visibile su Sky, Rai 3, per la gioia di tutti i fan non abbonati alla piattaforma a pagamento, proprio in questi giorni sta mandando la prima emissione in chiaro della seconda stagione della serie.

A proposito di Rai, a finire nel mirino dell'ANP è toccato anche a rocco schiavone, serie di successo in onda su Rai 2 lo scorso autunno, dove le scene di fumo nel corso del racconto sarebbero fin troppe: "Sia in Rocco Schiavone che Gomorra gli atti-fumo sono prossimi a quelli del Grande Fratello dell’anno 2000", sottolinea Mangiaracina, che basandosi sui dati seguiti ad un'indagine svolta da Caraffa, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, evidenzia come questi prendano la scena della misura di "Uno ogni 7 minuti".

C'è dunque aria di censura per le scene di Gomorra? Probabilmente, se Scianèl perdesse il vizio, a giovarne sarebbero immagine e polmoni... Ma resterebbe sempre la stessa Scianèl?