È stata una disperata corsa contro il tempo, quella dell’ultima serata delle audizioni dell'undicesima edizione di X Factor: tanti bravi concorrenti, troppi, molti dei quali relegati a dieci secondi di esibizione a testa, come una bolletta da pagare in fretta, prima che scadano i minuti concessi a disposizione dal palinsesto.
Sempre eccessivo, come nella puntata precedente, lo spazio dato ai concorrenti ben poco versati per il canto e il palcoscenico, a riconferma del fatto che le audizioni non sono un modo di dare giustizia anche ai partecipanti che, pur bravi, non hanno ancora tutte le carte in regola per essere ammessi ai live.
Sono, piuttosto, l’ennesima occasione di attirare facilmente l’attenzione del pubblico sul pettegolezzo ed è un peccato, perché molte sono le voci interessanti su cui la terza parte delle audizioni ci ha concesso solo una rapida carrellata.
Gemelli diversi e talenti precoci
La terza puntata non ha risparmiato tipi umani originali, se non per il talento musicale sicuramente per il loro aspetto. Dopo una disastrosa apertura con Maria Luisa Pappalardo - conterranea di Levante - che cerca di conquistare invano i giudici con una cover di Anna Tatangelo, i primi dieci minuti sono una carrellata di coppie di gemelli, tutte in realtà poco affiatate.
I primi a risvegliare l’interesse – del pubblico e di Manuel Agnelli – sono Sam & Sten che, nonostante le vistose tute gialle e rosse e lo scetticismo di Mara Maionchi, conquistano tre "sì" con un inedito dal sapore elettronico e vaghe reminiscenze che rimandano agli anni Ottanta, in special modo ai Depeche Mode.Tutto il resto della serata presenta in fin troppa rapida successione molti potenziali artisti, ma qualcuno riesce a guadagnarsi un po’ più spazio sullo schermo televisivo: è il caso di Sidy e Virginia Perbellini, due concorrenti molto diversi ma entrambi costretti a dover fronteggiare due padri che sono scettici riguardo ai loro sogni artistici.
Il primo, imbracciando la chitarra, e la seconda, seduta al pianoforte, dimostrano grande maturità vocale, nonostante l’emozione tradisca la loro giovane età. Entrambi conquistano i giudici e vanno ai bootcamp.
Sempre armata di chitarra è Isaure, di origine francese, che porta un inedito dedicato alla sua ex-fidanzata: voce matura – Manuel dirà ‘antica, d’altri tempi’ – e presenza scenica la fanno davvero sembrare una cantastorie con un fascino di altri tempi per davvero.
La sua bravura riesce, anche in questo caso, a conquistare i giudici.
E se Levante sembra essersi ritagliata il ruolo di giudice buono, che cerca di incoraggiare anche i concorrenti meno versati, Mara Maionchi, nonostante i giudizi graffianti e l’occhio sempre attento al mercato discografico, dimostra ancora una volta di sapersi emozionare.
Accade così che il pianto quasi le impedisca di esprimere il suo giudizio, quando la giovanissima Britney, con una cover di Francesca Michelin, dimostra di saper usare la musica per manifestare tutta la sua rabbia, nonostante la sua immaturità si senta tutta sul palco.
Ritorni di fiamma e cartonati sul palco
Dall’altro lato anche Fedez e Manuel si fanno sentire. Il primo si ritrova protagonista di una bizzarra scenetta, quando Daniele Faustini sale sul palco con un cartonato della sua fidanzata, Chiara Ferragni, a cui dedica un pezzo di Sergio Endrigo, che però non gli vale il passaggio ai bootcamp. Ma particolarmente graffiante il rapper si rivela quando sul palco sale Francesco Bertoli, ex-frontman dei Jarvis.
Fedez non gli risparmia critiche per il voltafaccia dell’anno precedente ma gli altri giudici ritengono la sua performance buona e lo fanno passare.
Manuel, invece, continua a puntare sui talenti che intraprendono strade musicali meno battute ed è per questo che lascia passare con convinzione i bizzarri e psichedelici Mr Everett, che stregano e confondono il pubblico con un’esibizione sul palco a dir poco avanguardistica. Mara è molto meno convinta che siano sfruttabili commercialmente ma ci sono sorprese anche per lei: sul palco sale infatti Enrico Nigiotti, sua vecchia conoscenza da un altro talent. Fra una reprimenda e tanti, calorosi complimenti, Enrico dimostra di essere cresciuto, con un pezzo inedito che riecheggia Gianluca Grignani, e si guadagna anche lui il biglietto per il bootcamp.
Prima della fine c’è spazio anche per mostrare i Ros, che conquistano unanimemente tutti i giudici e soprattutto Levante, colpita dai capelli fucsia della loro frontman. C’è poi il duo formato da Ana e Carolina: nonostante le due ragazze si siano conosciute due mesi prima, la voce calda e profonda della prima e la bravura alla chitarra della seconda si amalgamano bene in una cover di Dean Lewis e le due ragazze convincono i giudici e il pubblico. C’è spazio anche per gli over, come dimostra Valerio Bifulco che, voce graffiante ed esperienza maturata fra le strade di Londra, mostra tutto il dolore del suo cuore spezzato con una performance convincente sulle note di Dakota degli Stereophonics.
La serata si chiude con il passaggio ai bootcamp di Ricardo Muñoz, ideatore della Papu Dance, che raccoglie anche il consenso di Fedez, nonostante le sue iniziali riserve.
Nella prossima puntata, però, ci saranno altre sorprese: prima di passare alla fase successiva, infatti, i giudici decideranno le sorti dei concorrenti delle audizioni che sono ancora in bilico nei loro giudizi.