Nelle scorse settimane povia era finito al centro dell’attenzione mediatica per il concerto annullato a Trezzano sul Naviglio. Il sindaco e il parroco avevano accusato il cantante di razzismo per la canzone di Immigrazia. A distanza di giorni l’inviato de Le Iene ha deciso di incontrare il vincitore del Festival di Sanremo che da un po’ di tempo promuove la sua attività via Facebook. ‘Quando ti escludi dal tubo catodico ti ritrovi un po’ di gente ai concerti perché hai maggiore credibilità’. Povia ha spiegato di non trovare spazio nel piccolo schermo perché è l’unico cantante che tratta temi sociali.
‘In tanti hanno paura di non lavorare. Se stai in televisione vuol dire che sei un po’ allineato e arrotondato’. Senza fare giri di parole il quarantaquattrenne milanese ha riferito che il J Ax del primo periodo gli piaceva molto di più di quello di adesso. L'artista ha spiegato di essere un cantante precario: ‘Vado in giro a rimborso spese (500 euro) ed a volte guadagno anche meno’.
La stoccata a J Ax: 'Si è allineato'
In buona sostanza dal palco dell’Ariston a ‘quasi’ artista di strada. ‘Perché sono brutti quelli che lavorano così? Purtroppo Sanremo non mi ha arricchito perché ho firmato dei contratti che mi hanno legato a vita’. Il milanese ha sottolineato di essere povero ma libero. ‘Mi mantengono facendo 150 date l’anno a rimborso spese’.
Povia ha affermato di pagare regolarmente le tasse: ‘L’evasione potrebbe essere una legittima difesa, almeno togliamo un po’ di soldi alla Merkel’. Il musicista si è soffermato sul delicato tema dello Ius soli. ‘E’ una bufala perché i diritti ci sono già e dopo 5 anni si può acquisire la cittadinanza’. Povia ha spiegato che diventare italiano deve essere un percorso ed ha precisato che Immigrazia è una canzone di denuncia contro il giro d’affari che c’è intorno al fenomeno dei profughi.
‘Bisognerebbe far cessare le guerre in Medio Oriente se no questi vengono qua e si prendono tutto’. Il cantante ha sottolineato che con la caduta del governo Berlusconi e con la morte di Gheddafi la situazione è peggiorata. Nel corso dell’intervista Povia ha ammesso di avere avuto un rapporto completo con una donna di colore.
‘Sono resistenti, diciamo che a questa ragazza piaceva fare tutto. E’ stato bellissimo e gli ho dedicato anche una canzone’.
'Non ho nulla contro gay e immigrati'
Secondo voi Povia ha superato o no la nostra prova?! #LeIene pic.twitter.com/hlJvt1QLkK
— Le Iene (@redazioneiene) October 17, 2017
L’artista ha spiegato di non aver mai baciato un uomo. ‘E mai lo bacerò anche se non ho nulla contro i gay. So che loro mi amano’. Povia ha sarcasticamente affermato che se avesse scritto Luca è ancora gay avrebbe condotto il Festival di Sanremo. Il servizio si chiuso con il simpatico ‘test’ delle Iene per verificare se Povia è razzista e omofobo. Un attore ha interpretato il ruolo di immigrato gay e si è presentato alle prove del concerto del milanese.
Il giovane ha chiesto di poter salire sul palco durante il concerto per ballare sulle note di un canzone dell’artista. Superate le titubanze iniziali Povia ha chiesto al giovane se voleva danzare sulle note di Immigrazia. L’attore complice de Le Iene ha accettato e sul palco si è reso protagonista di un ballo sensuale. Il quarantaquattrenne non si è scomposto durante il ballo osé ed alla fine ha abbracciato il giovane. ‘Hai dimostrato che non sei omofobo e razzista’.