Se trent'anni fa, chiamare una trasmissione "Indietro tutta" poteva goliardicamente significare una sfida, nei confronti del consueto modo di dire "Avanti tutta", oggi questo salto nel tempo non poteva avere titolo più azzeccato per quella che è stata una delle pietre miliari della comicità e della televisione italiana.

Probabilmente neanche Arbore e Frassica immaginavano che proporre una trasmissione improntata fortemente sull'improvvisazione, e quindi in forte antitesi con i grandi e più strutturati Varietà che hanno dato lustro alla televisione italiana, potesse riscuotere un successo così ampio e duraturo; soprattutto alla luce dell'affetto con cui ci si ricorda di questa trasmissione a distanza di trent'anni.

Eppure quel fenomeno culturale, sulla scia del precedente successo di Arbore in Quelli della notte, andava in onda in quella fascia oraria che oggi potremmo definire main stream e che allora era semplicemente la "bisfrattata" seconda serata, resistendo non solo al passare degli anni ma diventando per molti comici un punto di partenza e per molti altri un punto di riferimento imprescindibile: va detto che oltre ai già citati Arbore e Frassica (fresco dei 67 anni festeggiati lo scorso 11 dicembre) conduttori ma a briglia sciolta, l'apporto comico di molti altri volti noti è stato fondamentale: basti pensare che sono passati di qua gente del calibro di Massimo Troisi, Francesco Paolantoni e Michele Foresta (oggi Mago Forest).

La verve comica dei protagonisti trovava spazio sul canale principale della televisione italiana, con tempi che prima d'ora non aveva mai avuto e che quindi era perfetta per l'improvvisazione e le qualità dei vari artisti di turno.

L'ammiraglio Arbore, dall'alto della cabina di controllo della sua nave, seguiva attentamente il più improbabile dei presentatori: un Frassica tanto sconclusionato quanto esilarante nella conduzione, platealmente ironica, di un quiz televisivo in cui a sfidarsi era il Nord contro il Sud, con tanto di salotto benpensante e soubrettine vestite da galline: una sferzante satira ai format più commerciali e di successo dell'epoca!

Un successo sensazionale

Questa alchimia perfetta o quasi, trovò riscontro nei numeri, impressionanti anche per l'epoca:

la prima puntata in onda il 14 dicembre del 1987 fu seguita da circa 4,9 milioni di persone con uno share del 29,4% e raggiunse addirittura il 50% nell'ultima puntata del 11 marzo con oltre 9,5 milioni di spettatori.

Ben 65 puntate, con una cadenza, oggi forse impensabile, per lo più giornaliera, che proprio per i festeggiamenti del trentesimo "compleanno" della trasmissione, sono stati messi a disposizione del pubblico sulla piattaforma digitale di #RaiPlay.

Nata dall'idea di Arbore, Ugo Porcelli, Arnaldo Santoro e Alfredo Cerruti, la trasmissione è ancora oggi materia di studio per i ragazzi del Dams, l'università incentrata sulle arti e lo spettacolo. Lo stesso Arbore ha dichiarato:

"Più dell' Auditel, contano altri fattori come il gradimento, l'ammirazione, la stima. Bisognerebbe arricchire il pubblico: è questo il punto. Oggi sembra essere scomparsa la parola "artistico" dai contenuti e la cosa mi preoccupa un po', perché" ironizza Arbore, "da grande vorrei fare l'artista!".

Trenta e lode

Eppure la trasmissione che andrà in onda questo dicembre, non sarà solo una stanca e nostalgica festa di quello che è stato trent'anni fa, perché a detta dei protagonisti "ci siamo rivisti tra di noi, e forse è meglio non farci vedere in tivù"; sarà piuttosto un confronto con i "millennials" e altre generazioni che hanno solo sentito parlare di questo programma, con l'apporto della conduttrice Andrea Delogu, dove si cercherà di spiegare e raccontare i meccanismi di una comicità che oggi è ovviamente mutata, ma che probabilmente non saprebbe spiegarsi il successo di tormentoni come "Si la vita è tutta un quiz" o del finto sponsor "Cacao Meravigliao".