Stasera a Quarto Grado grande emozione grazie ad una presenza fissa del programma: la giornalista e conduttrice televisiva Sabrina Scampini. La serata prende lo spunto da quella delle Iene di poche sere fa, quando Nadia Toffa, tornata dietro la scrivania della trasmissione con i due colleghi, ha raccontato il suo cancro. Per questo Quarto Grado ha l'hastag "guerriere", in onore suo e di tutte le donne massacrate, per i loro familiari vittime della violenza usata su di loro, per chi nel mondo del crimine ci entra per forza e non per volere.

Sabrina Scampini si confessa

Il conduttore, dopo pochi passi iniziali, la presentazione di Stival, il papà del piccolo Loris , ucciso dalla mamma, e poco altro, passa la mano a Sabrina, persona dolce e pacata, che quando però si parla di donne, di stupri, di delitti, si accalora, tira fuori le unghie. A lei la parola su Pamela, vittima del nigeriano. Lei chiede di poter tornare un momento su Nadia Toffa, perchè lei, dice, capisce bene cosa ha passato. E qui comincia ad aprire il suo cuore. Il suo racconto è quello di una donna colpita dal cancro, anche lei supportata dai colleghi e amici della trasmissione a cui partecipa ogni venerdì, come è stato per Nadia Toffa con i colleghi delle Iene

Si è accorta di avere un cancro da una mammografia

I suoi capelli, dice, pian piano si sono sfoltiti, ma non li ha persi per un sistema sperimentale che ha potuto adottare.

Quella testina corta che quando è apparsa sullo schermo ci è piaciuta, perché lei comunque è bella, e dolce, e abbiamo creduto fosse dovuta ad un cambio di look, è fatta di capelli suoi, sopravvissuti alla chemio, alla radioterapia. Poi raccomanda a tutti la prevenzione, perché il cancro può colpire chiunque, anche se non esiste familiarità.

Lei ha scoperto di averlo da una banale mammografia. E' stata operata, sta bene. Sembra tutto finito.

La condivisione che da forza

Ed è questo sfogo che ci fa riflettere: la condivisione forse rappresenta uno strumento di forza. Un modo per arrivare a tutti, quasi a dire "Sono qui, ce l'ho fatta", stringiamoci in un abbraccio, la vita è un salto mortale, non tutti ce la fanno, alcuni si, altri ci stanno ancora provando.

Grazie a questa donna che col suo sorriso, i suoi occhi che brillavano di gioia, stasera a Quarto Grado ci ha dato una lezione di vita. Si può lavorare, farsi belle, sorridere, preoccuparsi per gli altri, tutto anche se un cancro ci assale e ci vuol portar via. Di cancro si può guarire. Auguri, Sabrina. Auguri, Nadia. Auguri guerriere.