Il 3 dicembre dell'anno scorso, quando si trovava in un albergo a Trieste, si era sentita male. Per fortuna erano arrivati subito i soccorsi, ed era stata portata immediatamente all'Ospedale. Si parlava di un malore, di una probabile ischemia, niente di sicuro, di confermato. Certa soltanto l'attesa di rivederla in piedi, fuori da quel reparto di rianimazione, lei così giovane, bella, forte. L'immagine della vitalità.
Nadia Toffa torna a farsi vedere
Nadia Toffa finalmente torna alle Iene, per sottoporsi a una breve intervista. È passato poco tempo, è tornata a casa, sta meglio.
L'hanno truccata, dice ridendo, perché sulla faccia ha ancora i segni della caduta, di quando quel malore le aveva fatto perdere la terra sotto i piedi. Sta combattendo per rimettersi in forma, lei è tosta. Ce la farà.
Oggi la verità sulle sue condizioni di salute
Stasera Nadia Toffa ha ripreso il suo posto accanto ai colleghi nella conduzione delle Iene. Sta benissimo, dice. E manda a tutti il messaggio a cui tiene, lo infarcisce di speranza. E lo fa per tutti quelli che le hanno dimostrato tanto affetto quando lei non poteva rispondere, sul web, con messaggi, parole di conforto, incitamenti a mettercela tutta. Confessa che pochissimi erano a conoscenza della sua malattia, quasi nessuno sapeva che quell'infortunio improvviso, lo svenimento, la corsa al pronto soccorso, tutto aveva anticipato la scoperta della presenza di un tumore.
Ora esce allo scoperto perché il 5 di febbraio tutto è finito. La chemio, la radioterapia, quelle cure che hanno fatto seguito all'operazione per rimuovere il cancro, fanno ora parte del suo passato. Doverose, certo, per debellare la proliferazione di qualche cellula impazzita, che poteva essere ancora in circolo.
I capelli che cadono e il ricordo di una bambina
Nadia confessa che, quando vide cadere la prima ciocca di capelli a causa della chemioterapia, il trauma fu grande. Ma poi il ricordo di Gabriella, una bambina che lei aveva intervistato per le Iene, che aveva pianto quando si era trovata nella sua stessa situazione, ma poi era uscita vittoriosa dal male, le aveva dato il coraggio e la grinta per dire "Ce la farò anch'io".
La ringrazia, Nadia, perché il suo esempio le è stato di conforto. E non si vergogna di dire che indossa una parrucca, e che è dimagrita. L'importante è aver sconfitto il nemico. E con la chemio e la radioterapia. Lancia un monito a tutti, la nostra Nadia. A tutti quelli che per la disperazione si affidano a cialtroni che approfittano della loro vulnerabilità. Se siete malati, se avete il cancro, dice Nadia, curatevi nella maniera tradizionale. Di cancro si può guarire. Lei lo sa.