La serata dedicata alla finalissima della 68^ edizione del Festival di Sanremo ha fatto ancora una volta il pienone di ascolti. Il quinto ed ultimo appuntamento ha raggiunto uno share del 58% che, in termini di Auditel, significa aver intrattenuto davanti al piccolo schermo ben oltre le 12 milioni di persone. Davvero un bel record per il trio Baglioni-Hunziker-Favino, che è riuscito a superare ogni aspettativa.
I tre conduttori hanno saputo intrattenere i telespettatori facendo davvero di tutto, ma senza mai mettere in secondo piano la musica, che è rimasta la principale protagonista della kermesse.
Claudio Baglioni, direttore artistico e conduttore, ha saputo stupire tutti per la sua capacità di mettersi in gioco. Favino è stato eccezionale nel suo ruolo di showman, e la Hunziker con la bellezza e la sua precisione non è risultata mai sopra le righe.
Finalissima tra le polemiche, gli ospiti e i vincitori
La serata di ieri ha decretato il vincitore, tra i 20 big, della 68^ edizione del Festival di Sanremo, tenutosi per cinque giorni nella riviera ligure. Tra gli ospiti più attesi della finale c'era, senza dubbio, Laura Pausini, che si è scatenata andando a cantare col pubblico fuori dall'Ariston. Fiorella Mannoia come al solito è stata di un'eleganza unica. Inoltre da sottolineare l'intervento telefonico di Fiorello, l'approdo sul palco del trio composto da Nek, Renga e Pezzali, mentre Antonella Clerici ha presentato il suo Sanremo Young che avrà inizio da venerdì 16 febbraio, e che andrà in onda fino al 16 marzo.
Come spesso accade, però, c'è anche un rovescio della medaglia. La prima polemica, infatti, è emersa dopo la magistrale interpretazione del monologo di Pierfrancesco Favino che, con le lacrime agli occhi, ha raccontato il delicato tema dell'immigrazione. Al termine del monologo è salita sul palco Fiorella Mannoia accanto a Baglioni per cantare "Mio fratello che guardi il mondo".
Fin qui tutto bene, ma il giallo è emerso quando i tre artisti si sono allontanati per tornare dietro le quinte, e dal microfono di uno di loro rimasto acceso, si è sentita nitidamente l'esclamazione "Siete tre str***!". A chi era riferito l'epiteto, per quale motivo è stato pronunciato e, soprattutto, chi l'ha detto? Un vero e proprio giallo che potrebbe non essere mai chiarito.
Il monologo di @pfavino che commuove l'Ariston
— Festival di Sanremo (@SanremoRai) 10 febbraio 2018
Rivedilo su @RaiPlay ▶️ https://t.co/G4VzFVwFGH#Sanremo2018 pic.twitter.com/sU08aflqyC
Sanremo 2018 e quella vittoria scontata
Dopo una vera e proprio maratona canora, a notte inoltrata sono stati comunicati i piazzamenti dei tre finalisti. Ad aggiudicarsi il terzo posto è stata Annalisa, unica donna salita sul podio. Il secondo posto è stato assegnato a Lo Stato Sociale, mentre la vittoria è andata, come da pronostico, al duo Meta/Moro.
Quella del duo canoro è stata una delle vittorie più scontate degli ultimi anni. Dopo il clamore mediatico suscitato dai sospetti di plagio e dal rischio squalifica, per Ermal Meta e Fabrizio Moro è giunta la riammissione in gara, con un epilogo finale piuttosto prevedibile.
Insomma, la loro è stata proprio una bella favola, con tanto di lieto fine. Sicuramente la canzone ha un testo attuale che si sofferma sul tema del terrorismo che, inevitabilmente, ha catalizzato le attenzioni del pubblico.
Ad ogni modo, alla fine dei giochi e a risultato acquisito è inutile continuare a fare delle chiacchiere inutili: il brano favorito fin dall'inizio della manifestazione canora è arrivato in cima alla classifica.