Luca Vismara è un cantante italiano, vive a Belluisco con la madre e insegna inglese ai bambini. Da qualche anno, sebbene non suoni alcuno strumento, compone canzoni. Parla cinque lingue: italiano, inglese, tedesco, svedese, francese, adattando tutte le lingue che conosce anche sui suoi testi musicali. Nel 2014 ha deciso di lasciare l'Italia per studiare, trasferendosi in Svezia per un anno. I suoi artisti italiani di riferimento sono Giusy Ferreri (sua professoressa ad amici) e The Giornalisti. Si definisce testardo, "fumantino", generoso.

Chi è Luca Vismara, l'intervista

1. Ciao Luca, com' è nata la tua passione per la musica? Quali sono i tuoi hobby e passatempo preferiti?

La mia passione per la musica è nata da piccolino: mia madre, Viviana Stucchi, nel 1964 ha vinto lo Zecchino d'oro con la canzone il "Pulcino ballerino" e mi ricordo che la invitavano spesso per cantarla nei programmi Tv per cantarla. La guardavo ammirato, mi sarebbe piaciuto un giorno essere io su un palco per cantare le mie canzoni. Il tutto si è concretizzato nel 2014, quando quasi per gioco scrissi la mia prima canzone che riscontrò un buon successo in Nord Europa. Un'altra mia passione è quella per i viaggi. Trovo che entrare in contatto con culture differenti dalla propria sia molto importante per avere una mente più libera e aperta.

Inoltre ogni mio viaggio è fonte d'ispirazione per le mie canzoni.

2. Cosa puoi dirci dell'esperienza ad Amici 17, cosa ti ha lasciato a livello personale e professionale?

È stata un'esperienza molto difficile, per quanto sia stata anche indimenticabile. E' un programma che ti mette alla prova, sia dal punto di vista fisico (ho perso ben 10Kg) che psicologico.

E' una grande scuola di spettacolo: impari a stare su un palco davanti ad un pubblico, stare davanti le telecamere, a confrontarti con grandi professionisti che ne sanno più di te. "Amici" è veramente una scuola, molto più di ciò che si vede in Tv.

3. Chi pensi vincerà Amici 17 e perché?

Credo che vincerà Irama anche se mi aspetto che Matteo ci riservi qualche sorpresa.

Penso Irama perché è un cantautore moderno, scrive dei bellissimi testi e sa stare molto bene sul palco, forse perché ne ha già calcati parecchi importanti.

4. Com' è nata la storia della tua canzone "In my Arms"?

"In my Arms" sta avendo una seconda vita in Italia. L'ho scritta nel 2013 e pubblicata nel 2014. Dopo essere stata in Top 10 in Svezia, Danimarca e Norvegia ho firmato un contratto con Universal Music per tre anni. É nata quasi per gioco: stavo partendo per l'Erasmus proprio in Svezia e oltre i miei bagagli, ho portato con me un piccolo sogno: portare all' estero la mia musica e ce l'ho fatta. In Italia è da poco entrata nella Viral 50 di Spotify.

5. Che progetti hai per il tuo futuro?

Mi sto concentrando su altre canzoni da far uscire nei prossimi mesi. Un mio piccolo desiderio è esibirmi sul palco di Battiti Live di Radio Norba: è una realtà musicale in grande ascesa.