massimo giletti, giornalista e conduttore che da un anno fa parte di La7, non rimpiange affatto di aver lasciato la Rai, in seguito alla decisione del direttore generale Mario Orfeo di cancellare il suo programma domenicale, "L'Arena", sostituito dalla "Domenica In" di Cristina e Benedetta Parodi.

Il conduttore torinese di recente ha rilasciato un'intervista a "TvBlog", nella quale ha tratto un bilancio sul suo primo anno trascorso all'emittente di proprietà di Urbano Cairo e diretta da Andrea Salerno. Dopo aver ricordato gli ottimi risultati raggiunti con "Non è l'arena", guardando al futuro, pur senza sbottonarsi troppo, ha lasciato intendere tra le righe di non escludere a priori un eventuale ritorno nell'azienda di Viale Mazzini.

Il racconto del suo debutto a La7 e la svolta

Massimo Giletti ha spiegato come sono stati i primi minuti di diretta a La7: "C'era intorno a me una tensione forte. Ogni sguardo cercava i miei occhi per capire come stavo". Ricordiamo che il giornalista piemontese, dopo aver lasciato la televisione pubblica, ha firmato un contratto biennale con l'emittente di Cairo.

"Il momento in cui ho sentito di aver svoltato - ha proseguito Giletti - è stato quando abbiamo battuto Raiuno e Fabio Fazio". Il riferimento è alla puntata del suo talk-show del 27 maggio, quando "Non è l'Arena" riuscì a sopravanzare "Che Tempo Che Fa", andando in onda subito dopo il primo "no" del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al governo M5S-Lega.

In sintesi, la prima stagione di Massimo Giletti a La7 può essere considerata positiva, con l'ex conduttore di "Casa Raiuno" che non rimpiange di aver abbandonato l'azienda televisiva di Stato per passare al network del patron Cairo: "La libertà ha un prezzo e io l'ho pagato, ma sono felice di averlo fatto". Ha chiosato il giornalista di Torino.

Il futuro di Massimo Giletti

Prossimamente, in Rai ci sarà un profondo cambio al vertice, con le nomine dei nuovi dirigenti. A tal proposito, "TvBlog" ha chiesto a Massimo Giletti se in futuro si vede nuovamente alla Tv di Stato: "La Rai per me rappresenta un amore profondo che non finirà mai - ha rivelato il conduttore - Ma oggi parlare del mio futuro sarebbe sbagliato, anche perché per me il mio futuro è il mio presente".

Al momento, si può affermare con certezza che anche il prossimo anno il giornalista piemontese sarà alla guida di "Non è l'Arena" anche se, guardando al futuro, non si può escludere un eventuale rientro in Rai, dove potrebbe riprendersi la fascia oraria della domenica pomeriggio che gli era appartenuta fino al periodo antecedente all'estate 2017.