Ce ne sono 75 l’anno. I tre canali che partono dalla stazione, subito dietro il Singel, con le chiatte che ospitano il mercato dei fiori, sono quelli che abbracciano il centro.

L’Harengracht è forse il più bello, il Keizergracht ampio ed elegante come un corso, il Prinsengracht quello dove più si esprime la vitalità degli abitanti. A ovest di quest’ultimo si estende il Jordaan, quartiere di musicisti di strada e stilisti alternativi, di negozietti di gastronomia e ristoranti vegetariani. Le pareti sono tappezzate di foto delle mamme degli avventori e la cucina è quella di famiglia, a base di carne e patate e tante fatte in casa.

Al 263 di Prisengracht si entra nella casa di Anna Frank, accanto alla Nesterkerk, la chiesa dove è sepolto Rembrandt e di fronte alla quale visse Cartesio; mentre al 191 c’è una tappa per i golosi: la Pancake Bakery, che sforna 30 tipi di frittelle e pancakes salati.

Verso il Palazzo Reale ecco la rete di 9 stradine del ‘600, con gioiellerie, boutique e gallerie d’arte. Per un drink o un pranzo veloce vai da Goodies al 9 dellA Huidenstraat, dove gustare paste e insalate bio. Più a sud, verso il Museo che racconta la storia di questa città, in Spuistraat, ecco 2 indirizzi per cenare bene senza spendere troppo: Hasse Claes, specializzato in piatti olandesi, Ekantjiil & detijger con ottima cucina indonesiana.

Il “Vecchio West”, quartiere ai confini con il Vondel park, il polmone verde di Amsterdam, continua a essere una calamita per i creativi di tutto il mondo. Complice, il gran numero di locali e gallerie e l’atmosfera un po’ fatata del parco con il Museo del Cinema: il Caffè Vertigo fa parte dello stesso palazzo classe 1881.

La sua splendida terrazza sul laghetto e crocevia di appuntamenti e idee anche in inverno, quando si accende il camino e si sta fuori con la coperta e una bevanda calda.

Altro punto di ritrovo è la terrazza del Cafè Alverna, all’angolo con la Bilderdijkstraat. Per un ambiente raffinato e una cucina più creativa meglio sedersi da bicken, al 28 della Overtoom, la via dello shopping non globalizzato.

Al 436, dietro la vetrina di Nl si concentrano parrucchiere-galleria d’arte-boutique da designer, al 412 ecco Hip Wonen, al 301 accessori e opere freak nell’atelier OT 301, al 32 il concept store Friday Next, mentre al 21 si entra al Marat, mercato coperto dove comprare prodotti bio. Gli artisti si danno appuntamento allo Smart project Space: 700 mq per esposizioni, oltre a cinema e arthouse, e cenano al Lab 111, il ristorante lounge interno con dj.

Nelle vicinanze non perdete il Vangogh Museum e il Rijksmuseum.

Si attraversa poi Leidseplein, la piazza situata tra due locali storici: il Melkweg, con 6 hall e diverse sale, e il Paradiso una ex chiesa ribattezzata nel ’68 “Cosmic Relaxation Center” che per la qualità degli eventi mantiene fede al suo nome.