"Il Salento è una terra di miraggi, ventosa. E' fantastico, pieno di dolcezza. Resta nel mio ricordo più come un viaggio immaginario che come un viaggio vero". Così scriveva Guido Piovene nel suo "Viaggio in Italia". La penisola definita anche "il tacco" d'Italia è una terra ricca di storia, con tracce ancora ben visibili dei greci, dei romani, dei bizantini, dei saraceni, degli spagnoli, di bellezze naturali incomparabili, di paesaggi indescrivibili tra uliveti secolari e la macchia mediterranea, tra coste rocciose e spiagge senza fine, di masserie e di case dipinte di bianco e di centri storici espressioni del "barocco leccese", così come delle "case a corte" mutuate dagli indirizzi urbanistici arabi.

Terra di tradizioni gastronomiche eccelse, dall'olio di oliva ai pregiatissimi vini, tra i quali spiccano il Negroamaro e il Primitivo di Manduria. Terra di "pizzica" e di amore per la musica, di inalterati riti religiosi. Impossibile descriverlo, il Salento. Impossibile comunicare la bellezza di luoghi come Lecce, Ostuni, Brindisi, Gallipoli, Ugento, Grottaglie, Otranto, del borgo antico di Taranto, e di pressochè tutti quelli di "cultura" salentina, di palazzi patrizi e di vicoli intriganti, del colore del mare, della vegetazione qui presente e non altrove in Italia.

Il comprensorio salentino merita, quindi, assolutamente, di essere visitato. Lo si può raggiungere in aereo (Aeroporto di Brindisi), ma anche utilizzando la rete ferroviaria (treni a lungo percorso con collegamenti Milano-Lecce e viceversa) o, dall'uscita autostradale di Taranto, percorrendo le statali che costeggiano gli uliveti e il mare, sia sul versante jonico che su quello adriatico. Gli amanti del mare, oltre a quello di Brindisi, possono contare su numerosi altri porti turistici, tra i quali San Foca, Gallipoli e Porto Cesareo. Ne riparliamo al ritorno dal Salento?