Tre milioni di euro per portare i turisti nel cuore della Valle dei Templi. La linea Agrigento Bassa-Porto Empedocle, che attraversa in gran parte la mitica valle dell’antica Akragas verrà potenziata grazie ad un finanziamento garantito dal governo attraverso il ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti . Si tratta di ben 3 milioni di euro che serviranno a realizzare svariati progetti per migliorare la linea ferrata così da potenziarla dopo che per diversi decenni è stata chiusa al traffico e riaperta solo in rare occasioni su iniziativa in particolare dell’associazione Ferrovie Kaos, che è tornata a portare trenini storici tra i templi di Agrigento, facendo viaggiare centinaia di turisti dal centro cittadino di Agrigento o anche da Palermo e da Caltanissetta sino al tempio di Vulcano e nel giardino degli antichi akragantini, l’incantevole Kolimbetra.

Il nuovo finanziamento favorirà la razionalizzazione e la salvaguardia del patrimonio archeologico siciliano e nello stesso tempo potrà essere utilizzato per ristrutturare ottocenteschi fabbricati che per oltre un secolo hanno ospitato la periferica, ma molto importante stazione ferroviaria di Porto Empedocle.

Si recuperano le antiche stazioni

Una stazione, questa empedoclina, che dalla secondo metà dell’Ottocento e sino ai primi decenni del Novecento è stata infatti un importante scalo per la commercializzazione dello zolfo. Qui infatti arrivavano i treni merci che dai vari centri minerari dell’agrigentino e del nisseno portavano lo zolfo, che poi veniva imbarcato nel porto empedoclino, per spedizioni in tutto il mondo.

Tre milioni del ministero alle infrastrutture per dare vita in questa parte della Sicilia ad museo a cielo aperto delle ferrovie siciliane. Nello stesso tempo si provvederà ad adeguare l’intera infrastruttura ferroviaria ai più moderni ed qualificati standard di sicurezza così da garantire una serena esperienza di viaggio ai turisti che vorranno arrivare nella valle dei templi in treno.

La linea Agrigento Bassa-Porto Empedocle si afferma da qualche tempo in Italia come una della più rinomate ferrovie turistiche, punta di diamante dell’offerta turistica della Fondazione FS nel Meridione.

I treni storici arriveranno nelle stazioni dei siti archeologici

Un progetto ambizioso è nato per recuperare in tempi brevi anche la linea ferroviaria Castelvetrano-Menfi, che è stata inserita dal governo, su indicazione della Regione siciliana negli elenchi dei rami ferroviari da mantenere e ripristinare.

In tal modo i treni storici potranno portare i turisti anche in un altro importante parco archeologico, quello di Selinunte. Ma si potrebbe estendere il recupero dell’intera linea ferrata di questa parte della Sicilia sud-occidentale, riaprendo il ramo verso Sciacca, città rinomata per la ceramica e il litorale, realizzando così un itinerario turistico d’eccellenza che avvicini molti non solo alle bellezze archeologiche di questa zona, ma anche alla riscoperta del vicino territorio del Belice, ricco di storia e di tradizioni da riscoprire.