La scorsa settimana l’abbazia di Spineto, a Sarteano (provincia di Siena), è stata palcoscenico del convegno "Toscana in cammino". Sono state sei le regioni italiane presenti che si sono riunite per continuare insieme ‘il cammino’.

L'incontro del 18 e 19 ottobre è stato un momento di confronto tra le istituzioni e i cittadini che hanno percorso i sentieri tracciati dai pionieri di un nuovo modo di fare turismo. I cammini in Italia non sono più percorsi riservati ad una stretta cerchia di sportivi, ma sono diventati il motore di una nuova economia.

La via Francigena, il Cammino Degli Dei, il cammino di Francesco, la Via Lauretana, Via Matildica del Volto Santo e Via del Volto Santo,Via Clodia, sono stati i cammini presi in esame durante il convegno, un dibattito lungo e approfondito al fine di consentire l’evoluzione degli itinerari culturali più importanti d’Europa.

La collaborazione è la chiave dell'evoluzione

“Lo scopo di questo incontro è lo scambio di idee”. Così ha iniziato il suo discorso il presidente dell'associazione delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi. Il presidente ha sottolineato che l’esperienza della Francigena è nata e si è evoluta proprio grazie alla collaborazione delle istituzioni, una collaborazione iniziata 17 anni fa e che è cresciuta e si è consolidata nel tempo.

Tedeschi ha evidenziato che oggi l’Italia si presenta al turista con un volto nuovo, offre un itinerario che racconta la storia delle grandi città ma anche dei piccoli borghi, un tempo dimenticati. Il presidente ha sollecitato la creazione di una rete sempre più ampia, strutturata e in continua evoluzione che lavori per i cittadini, per offrire loro un’esperienza sempre migliore.

Stefano Tesi: un giornalista 'in cammino'

Stefano Tesi è un praticante del cammino ed è stato promotore di varie iniziative legate all’esperienza del pellegrinaggio, ha organizzato veri e propri pellegrinaggi per giornalisti. “Camminando, si vedono tante belle cose e anche tante brutte cose”. Tesi sostiene che individuare e strutturare i cammini possa aiutare ad identificare ed eventualmente rimediare a quelle "brutte cose” presenti sul territorio italiano.

Il cammino quindi assume anche una valenza strategica, uno strumento per evidenziare le bellezze del nostro paese ma anche per identificare delle aree di miglioramento.

Spiritualità e turismo

Stefano Ciuoffo, assessore regionale toscano al Turismo e al Commercio, ha posto l’accento sull’aspetto spirituale del cammino. Ha evidenziato ‘il lato umano’ dell’esperienza dei cammini puntando dritto al cuore della questione: “si attraversa la bellezza, e lo facciamo senza filtri. Ritorniamo ad un rapporto diretto con la natura, con le donne e con gli uomini, questo si che può restituirci serenità”. Le parole dell’assessore hanno spezzato per un momento il tono politico del discorso e messo al centro i pellegrini, ovvero il motore di questo business europeo.