Questa volta la tragedia è ancora più grande: con le scosse di questa mattina, tra Amatrice e la provincia de L'Aquila, avvertite in tutto il centro Italia, le flebili speranze degli allevatori sono crollate insieme alle ultime macerie. Le stalle infatti, che erano pericolanti dallo scorso evento sismico, sono diventate pericolosissime negli ultimi giorni a causa dell'enorme massa di neve accumulatasi sui tetti. Il peso in alcuni casi ha fatto crollare parte dei tetti ma questa mattina con le nuove inaspettate scosse parecchi allevamenti hanno subito la morte di moltissimi capi.

Il territorio colpito dal terremoto ha un'economia prevalentemente agricola e conta un gran numero di allevamenti ed industrie alimentari ad essi collegate. Ora sono davvero tutti in ginocchio, dal momento che alcuni hanno dovuto vendere una parte del bestiame per avere la liquidità necessaria a riparare le stalle e i capannoni, altri purtroppo hanno visto morire sotto i crolli decine di pecore e bovini.

Nell'entroterra marchigiano sono centinaia gli animali che non hanno riparo, non hanno più un ricovero per cui è anche impossibile alimentarli correttamente con i mangimi, curarli e mungerli.

E' ancora difficilissimo prestare soccorso a queste zone dove la neve ha superato di gran lunga il metro

Isolati, sepolti nella neve, gli abitanti di queste zone stanno chiedendo da giorni aiuto alla Protezione Civile, ai Vigili Del Fuoco e all'Esercito, perché sono impossibilitati a muoversi dalle loro case, non possono rifornirsi di derrate alimentari, acqua e medicine, in alcuni casi non hanno luce e gas per potersi scaldare e cucinare.

E in queste zone la temperatura è ormai sotto lo zero da giorni. Le scuole sono chiuse dalla scorsa settimana, così come gli uffici pubblici e gli spazzaneve lavorano a ritmo serrato, ma purtroppo ci sono delle comunità e delle abitazioni, difficilissime da raggiungere. Anche con i trattori.

Oltre agli animali potrebbero rischiare la vita anche molte persone, dopo le scosse di quest'oggi la situazione non può che essersi aggravata, si spera che gli aiuti arrivino a tutti e il prima possibile.