Trema ancora la terra in centro italia. Un forte Terremoto di magnitudo 5.3 ha scosso Lazio, Abruzzo e Marche alle 10.25 di questa mattina (18 gennaio ndr). Secondo l'Ingv - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - l'epicentro è stato registrato a Montereale, in provincia dell'Aquila, a una profondità di 9,2 km. La zona è ancora una volta quella di amatrice, e il pensiero non può che tornare allo scorso agosto, quando una scossa distrusse interi paesi e 299 persone persero la vita.
Una seconda scossa di magnitudo 3.2 è stata avvertita cinque minuti più tardi a Rieti, a 14,8 km di profondità.
Gli studenti di diverse scuole di Rieti sono stati fatti uscire precauzionalmente. Nelle zone terremotate, nei comuni di Amatrice e Accumoli, si sono verificati alcuni crolli, come nel caso di un cornicione della Scuola Alberghiera di Amatrice che ha ceduto in seguito alla scossa. A causa del forte maltempo e delle nevicate delle ultime settimane, la situazione sul posto è complessa. "Tutto è difficile in queste zone" commenta il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, durante un collegamento telefonico con Coffee Break, la trasmissione del canale La7, in merito alla forte scossa di terremoto. "Siamo alle prese con emergenza neve che da 48 ore lascia senza corrente elettrica un quarto della città.
È una situazione molto complicata, abbiamo frazioni con un metro e mezzo di neve. Dalle notizie raccolte fino ad ora non dovrebbero essersi verificati gravi crolli, ma è evidente che a ogni scossa, le strutture già danneggiate rischiano di cedere e collassare su loro stesse". Sono state decine di telefonate ai centralini ma al momento, anche secondo quanto riportato dei Vigili del Fuoco, non sarebbe giunta nessuna richiesta di soccorso .
Il terremoto è stato avvertito con chiarezza non solo fino a Roma, ma addirittura a Firenze. "Quella di questa mattina non è una nuova scossa " ha spiegato spiega il capo della protezione civile Fabrizio Curcio "La terra dal 24 agosto non ha mai smesso di tremare: le scosse sono state più di 45mila da allora".